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Simone De Gregorio era affetto da gravi problemi mentali e ieri ha avuto una bruttissima crisi: in molti lo hanno visto aggirarsi nel centro di San Giovanni Teatino (Chieti), zona stazione, completamente nudo mentre urlava frasi sconnesse compiendo gesti autolesionisti, prima ha preso a testate alcune macchine parcheggiate ai lati della strada, poi si è procurato varie ferite sul torace e le braccia e infine si è diretto sui binari in stato confusionale continuando a imprecare.
Purtroppo alla pattuglia di polizia che è accorsa sul posto e che avrebbe dovuto contenerlo e poi condurlo in una struttura sanitaria la situazione è del tutto sfuggita di mano. Per fermare il 35enne che stava dando in escandescenza gli agenti hanno infatti utilizzato il controverso dispositivo taser, la pistola elettrica “non letale” concepita per tramortire il malcapitato ma al centro di aspre polemiche in diversi paesi.
Quando De Gregorio è caduto a terra le sue condizioni erano disperate, pochi minuti dopo sono accorsi gli infermieri del 118 che hanno provato a dargli un farmaco probabilmente un calmante ma non c’è stato niente da fare: è arrivato all’ospedale di Chieti che era già morto.
Il sostituto procuratore di Chieti Marika Ponziani ha aperto un fascicolo per il momento a carico di ignoti in cui viene ipotizzato il reato di omicidio colposo e ha disposto l’autopsia per stabilire le cause della morte e se De Gregorio non avesse assunto stupefacenti.
Di certo dovrà essere fatta chiarezza sul comportamento degli agenti e capire su la scarica elettrica è stata la causa del decesso.
Sulla vicenda il primo a parlare, con estrema cautela, è stato il sindaco di San Giovanni Teatino Giorgio Di Clemente: «Al momento si tratta solo di supposizioni, c’è massimo riserbo e le indagini stanno andando avanti. Posso solo confermare quanto letto sui giornali, non posso dire altro».
Molto più loquace Valter Mazzetti, Segretario generale Fsp Polizia di Stato che risponde a muso duro alle prime polemiche in particolare al capogruppo di Alleanza Verdi e Sinistra in commissione Affari costituzionali della Camera Filiberto Zaratti che ha chiesto l’immediata abolizione del taser.
«Che si rimettano in pista le solite sciocchezze sul tema è davvero deprimente. Il taser è uno strumento che serve a proteggere la vita e non il contrario», sostiene Mazzetti.
Eppure gli effetti della pistola elettrica sul corpo umano non sono certo chiari e nel mondo esiste una lunga e triste letteratura di persone deceduto in seguito a una scarica di taser. In particolare negli stati Uniti, sempre in cima a questo tipo di statistiche. Secondo un rapporto di Amnesty International più di mille persone hanno perso la vita in questo modo negli Usa dal 2000 al 2020, e stando ai referti delle autopsie consultati da Reuters, in almeno il 20% dei casi il taser è stata la causa unica del decesso.
La cosa ancora più impressionante è che quasi un terzo delle vittime era affetta da disturbi psichici, tutte colpite nel bel mezzo di una crisi, di fatto la stessa identica dinamica che ha portato alla morte di Simone De Gregorio.