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«Alla Life Support è stata negata la possibilità di intervenire in aiuto di 40 naufraghi arrivati sulla piattaforma gas tunisina Miskar». Lo denuncia in una nota Emergency.
«Nel pomeriggio di sabato 9 marzo alle ore 17.33 - questa la ricostruzione di Emergency - la nave di Emergency Life Support ha ricevuto un mayday relay da parte di Sparrow 4, un aereo di Frontex. L’aereo informava di avere individuato circa 40 persone a bordo della piattaforma gas tunisina Miskar, situata nel Golfo di Gabes, in acque internazionali, in zona Sar Maltese. La Life Support, a poche miglia nautiche di distanza, si è recata sul posto e ha constatato la presenza di persone sulla parte inferiore della piattaforma, vicino all’acqua, e un gommone distrutto alla deriva. Dopo aver comunicato con Sparrow 4, la Life Support ha chiamato via radio la piattaforma Miskar, spiegando la situazione e ottenendo l’autorizzazione per avvicinarsi. La Life Support ha anche cercato di mettersi in contatto con la MRCC maltese e italiana senza avere risposta. Dopo aver messo in acqua i due gommoni di soccorso, che si sono avvicinati a poche centinaia di metri dalla piattaforma, la Life Support ha ricevuto un’altra chiamata dalla piattaforma Miskar che ha negato il permesso di avvicinarsi, contrariamente alle indicazioni precedenti. Miskar ha inoltre aggiunto che un assetto navale della Marina nazionale tunisina si stava avvicinando alla piattaforma per fare il soccorso».
A quel punto, riferisce sempre Emergency, «immediatamente i due rhib sono stati richiamati verso la Life Support. Il comandante ha comunicato alla piattaforma che saremmo stati in grado di fornire assistenza medica se necessario. Miskar ha rifiutato l’offerta, chiedendo però alla Life Support di trasferire le circa 40 persone dalla piattaforma all’assetto della Marina tunisina in arrivo. La Life Support ha comunicato che non avrebbe effettuato questa manovra perché la Tunisia non è un Paese sicuro dove riportare i naufraghi. Una nave si è avvicinata alla piattaforma poco dopo il tramonto. La Life Support ha continuato le operazioni di ricerca e soccorso tutta la notte, rimanendo in prossimità della piattaforma con il meteo in continuo deterioramento e cercando di mettersi in contatto con Miskar senza ricevere mai una risposta. Al momento - conclude Emergency - non sappiamo se le persone sono state portate a bordo dell’assetto navale durante la notte o se si trovano ancora sulla piattaforma Miskar: abbiamo chiesto alle autorità competenti l’esito delle operazioni di soccorso e dove sono stati portati i naufraghi senza per ora avere risposta. La Life Support sta ora procedendo verso la zona SAR libica».