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ELON MUSK AD TESLA
Elon Musk, amministratore delegato di Tesla e SpaceX, ha annunciato che, a partire dal mese prossimo, ridurrà il tempo trascorso a Washington per gestire le attività del dipartimento per l'Efficienza del governo (Doge), limitando la sua presenza nella capitale statunitense a «uno o due giorni a settimana». Durante una call con gli analisti, Musk ha anche dichiarato di prevedere di continuare a far parte dell'amministrazione Trump «per tutta la sua durata».
Nel contesto dei risultati trimestrali di Tesla, Musk ha dovuto affrontare numeri deludenti. Il margine operativo è sceso al 2,1%, rispetto al 5,5% registrato nel primo trimestre dell’anno precedente. Le consegne globali di veicoli sono calate del 13%, anche a causa delle proteste generate dal coinvolgimento politico di Musk, che hanno portato a atti vandalici contro i punti vendita e le stazioni di ricarica negli Stati Uniti e in Europa.
In alcuni mercati chiave, come la Cina e la Germania, le vendite hanno subito un duro colpo. In Cina, le spedizioni sono diminuite del 22%, mentre in Germania si è registrato un crollo del 62%. Negli Stati Uniti, la quota di mercato di Tesla tra i veicoli a zero emissioni in California è scesa dal 56% al 44%. Inoltre, molti clienti hanno rinviato l’acquisto del Model Y, il veicolo più venduto dell'azienda, in attesa del restyling previsto.
In futuro, Tesla dovrà anche affrontare l’impatto dei dazi doganali del 25% sulle importazioni di auto, sebbene i veicoli destinati al mercato statunitense siano prodotti in Texas e California, oltre il 20% dei componenti provenga dal Messico.