Cecilia Sala sarebbe stata liberata dalla detenzione in Iran anche grazie a un intervento di Elon Musk. Lo rivela il New York Times, che riporta come il fidanzato della giornalista abbia chiesto aiuto al miliardario americano per favorire la sua liberazione.

Secondo il giornale americano, un mese prima dell’arresto della Sala, Musk aveva incontrato Amir Saeid Iravani, ambasciatore iraniano alle Nazioni Unite. Dopo l’arresto, il magnate avrebbe nuovamente contattato l’ambasciatore, stando a quanto riferito da due funzionari iraniani, di cui uno è un diplomatico senior del ministero degli Esteri.

«Come Musk, un attore sempre più attivo, seppur non accreditato, sulla scena mondiale dopo la vittoria di Trump, sia arrivato a sposare la causa del giornalista resta poco chiaro», scrive il New York Times. Il quotidiano ricorda i legami tra Musk e Giorgia Meloni, primo ministro italiano, che aveva incontrato Donald Trump a Mar-a-Lago lo scorso 4 gennaio, dove Musk è noto per essere una presenza abituale.

Meloni ha però smentito di essere al corrente di eventuali interventi di Musk nel rilascio della giornalista. «Se ha avuto un ruolo, non ne sono a conoscenza», ha dichiarato in una conferenza stampa.

Daniele Raineri, fidanzato della Sala e giornalista, aveva tentato di contattare Musk tramite un intermediario, l’esperto informatico Andrea Stroppa. «Avevo letto che c’era un canale tra Musk e i diplomatici iraniani, e che Musk lavora anche a stretto contatto con Trump», ha spiegato Raineri in un’intervista. Stroppa ha confermato che Musk era a conoscenza della richiesta, ma non è certo se abbia avuto un ruolo diretto nella vicenda.

Intanto, Cecilia Sala rilascerà la sua prima intervista televisiva dopo la liberazione domenica, ospite di Fabio Fazio su Che tempo che fa. Lo ha annunciato il conduttore con un post su X: "Domenica @chetempochefa torna con @ceciliasala".