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E' finita l’epoca delle coalizioni finte, nate solo per spartirsi le poltrone, che un attimo dopo il voto si sgretolano lasciando la Regione e i cittadini in totale agonia». Se a Roma l’alleanza di governo vacilla già dopo poche settimane, in Umbria M5S e Pd continuano a marciare nella stessa direzione.
O almeno questo sembra il senso delle parole scritte su Facebook da Luigi Di Maio, convinto che «domenica 27 ottobre in Umbria la gente avrà la possibilità di votare per cambiare non solo una Regione, ma una mentalità». Il capo politico annuncia così il suo tour elettorale nella storica roccaforte rossa, dove per la prima volta nella sua storia il Movimento correrà in coalizione con un altro partito. Merito di un escamotage, il candidato civico, che consente ai pentastellati di salvare la faccia “antipartitica” di fronte al proprio elettorato.
«Saremo insieme al candidato presidente Vincenzo Bianconi e tutti i cittadini che si sono candidati per il Consiglio Regionale», prosegue il capo politico M5s. «Vincenzo in un’intervista ha dichiarato che, come imprenditore del settore turistico da generazioni, ha imparato dalla sua famiglia a servire senza essere servitore. Ed è questo lo spirito che lo anima e con cui lavorerà, lontano dalle logiche dei partiti», specifica Di Maio. «In Umbria vogliamo fare una cosa semplice ma fondamentale: dare voce alla società civile, ai cittadini».
Se l’esperimento funzionasse, il Movimento potrebbe piantare la bandierina a 5 Stelle in una Regione per la prima volta dalla fondazione. E pensare di replicare il modello anche alle altre Regioni chiamate al voto.
A cominciare da Emilia Romagna e Calabria, dove però le condizioni è difficile riproporre le stesse condizioni. Soprattutto a Bologna, dove l’uscente Stefano Bonaccini sembra non avere alcuna intenzione di sacrificarsi in nome di un civismo fine a sé stesso.
«Ringrazio Nicola ( Zingaretti, ndr), pare che sulla candidatura per il centrosinistra non ci siano grandi dubbi», dice il governatore dem.«Dopodiché vedremo cosa si svilupperà nelle prossime settimane in un eventuale dialogo con il Movimento 5 Stelle». Ma ogni pianificazione politica futura passa per le sorti dell’Umbria. E non solo per le alleanze alle Regionali.