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Una notizia che ha dell’incredibile, tanto tragica quanto apparentemente assurda.
Eppure l’election day del 17 aprile in Indonesia ( i risultati si sapranno verso la fine di maggio) avrebbe lasciato tragici strascichi: sarebbero circa trecento infatti gli scrutatori morti per sfinimento o cause legate in qualche modo all’enorme mole di lavoro che hanno dovuto svolgere in condizioni al limite del disumano.
Allo stesso tempo sarebbero oltre duemila le persone che si sono ammalate dopo aver contato per oltre 24 ore, senza concedersi un minuto di riposo, le schede nei più di 800 mila seggi, sui 7 milioni che hanno lavorato nella gigantesca macchina elettorale del più popoloso paese musulmano del pianeta.
. Per la prima volta le autorità, anche per risparmiare, hanno accorpato le elezioni presidenziali con le legislative e le regionali. Hanno votato l’ 80 per cento dei 193 milioni di elettori. Il combinato disposto di questo accorpamento elettorale “monstre” sono state 600 milioni di schede, tutta da contare rigorosamente a mano.
Numeri ciclopici che apparentemente hanno avuto effetti devastanti sugli scrutatori che, al contrario dei dipendenti pubblici, non vengono sottoposti a visite mediche prima dell’impegnativo sforzo, che consisteva anche in lunghissime ore di lavoro notturno.
La morte degli scrutatori è stata resa pubblica dalla stessa Commissione elettorale e poi diffusa dal sito del network britannico Bbc.
La commissione elettorale dell’Indonesia prevede di risarcire le famiglie dei deceduti con 36 milioni di rupie, poco più di 2.200 euro, l’equivalente a una paga di un anno al salario minimo, secondo il Nikkei Asian Review.
I critici accusano il governo di non essere stato prudente nel combinare le elezioni e creare aspettative non realistiche per il personale temporaneo. Finora entrambi i principali candidati, il presidente Joko Widodo ( in odore di riconferma) e l’oppositore Prabowo Subianto, hanno dichiarato la vittoria. La Commissione concluderà il conteggio dei voti e annuncerà i vincitori delle elezioni presidenziali e parlamentari il prossimo 22 maggio.