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L'ex ministro delle finanze Greco Yanis Varoufakis annuncia una grande "operazione trasparenza" per far capire all'Europa intera il "cinismo" dell'Eurogruppo, il centro di coordinamento europeo che riunisce i Ministri delle finanze dei 19 Stati membri che adottano l'euro. In una lunga intervista ad Huffingtonpost, Varoufakis dichiara infatti di volere diffondere le riunioni del 2015 - riunioni senza verbali - nelle quali si discuteva delle misure da intraprendere nella Gracia messa in ginocchio dalla crisi "L’Eurogruppo - dice Varoufakis ad Angela Mauro di Huffington - svolge ancora oggi riunioni senza verbali ed è impossibile per un cittadino sapere la verità di quanto viene discusso a porte chiuse”. “Il vertice dei ministri delle Finanze, le cui decisioni determinano la capacità del nostro sistema sanitario di affrontare le pandemie, la capacità delle nostre banche di reggere alle crisi finanziarie, non discute. Ma dico: se non lo fa l’Eurogruppo, chi lo fa?. I vertici senza verbali da poter diffondere sono il migliore alleato dell’autoritarismo o delle decisioni sbagliate. L’Eurogruppo continua ad assumere decisioni al buio. Tra l’altro la scorsa settimana è accaduto un altro disastro: l’Eurogruppo si è riunito in via straordinaria e i ministri si sono ritrovati d’accordo sul fatto che il coronavirus è così cruciale, così importante, con effetti così pesanti sull’economia tanto da non decidere alcunché! È un dovere europeo mettergli pressione affinché cedano alla trasparenza. Quando le decisioni vengono prese a porte chiuse, l’interesse di tutti non è garantito" "L’Europa non vi sta dando flessibilità - spiega - Sta solo promettendo di chiudere un occhio sulle vostre spese per via dell’emergenza Covid-19. E questo è terribile. Primo perché una flessibilità accordata chiudendo un occhio non sarà sufficiente. E poi una misura di questo tipo creerà ulteriori tensioni tra nord e sud Europa. Al prossimo Eurogruppo, il ministro olandese, finlandese o piuttosto tedesco si sentiranno legittimati a guardare al ministro italiano dall’alto in basso come colui che ha infranto le regole, anche se loro gliel’hanno permesso. Non è questo il modo di gestire l’Europa"