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Se n’è andata Elisabetta II, la decana dei monarchi sul trono, popolarissima tra il suo popolo, ammirata per il suo senso del dovere, rispettata per la devozione a una vita di servizio. Ragazzina timida, Elisabetta II è stato un fattore straordinariamente coesivo in un Regno Unito minato dalle spinte regionaliste e profondamente diviso dopo la Brexit, una monarca che ha saputo superare turbolenze burrascose alimentate spesso dalla sua stessa famiglia. Giovane principessa che non era nata per diventare regina, è stata una figura iconica, che ha saputo mantenere intatto il prestigio della monarchia britannica ed è riuscita anche a modernizzarla. Una donna estremamente popolare tra i britannici- la stragrande maggioranza dei quali (si calcola l’85%) è vissuto senza conoscere un altro monarca - per i quali ha incarnato l’ordine, la tradizione ma anche il coraggio e la semplicità. Ed essendo diventata l’eroina di una delle serie tv più seguite al mondo, non è esagerato dire che sia stata anche una pop star. Elisabetta II se ne è andata a 96 anni, dopo 70 anni di regno(era salita sul trono nel 1952): è morta nel castello di Balmoral dove aveva trascorso l’estate e aveva ricevuto, solo martedì, il premier uscente, Boris Johnson, e la nuova, Liz Truss. Proprio in quell’occasione era apparsa molto invecchiata, un po' rimpicciolita, con un aspetto molto molto fragile. Quest’anno, in primavera, aveva festeggiato il Giubileo di Platino, i 70 anni di regno, il più lungo dell’intera storia della monarchia britannica iniziata nel 1066. A causa dell’età, dal 2017, aveva diradato i suoi impegni ufficiali: nei lunghi mesi della pandemia si era rinchiusa nel castello di Windsor, isolata praticamente da tutti e da novembre aveva rallentato ulteriormente il suo lavoro. E quest’estate era stata per lungo tempo a Balmoral, l’amato castello in Scozia.