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La Procura di Milano ha aperto un fascicolo con l’ipotesi di spionaggio politico-militare aggravato dalla finalità di terrorismo, dopo l’avvistamento di un drone di fabbricazione russa che avrebbe sorvolato per cinque volte, nel mese di marzo, il Joint Research Centre della Commissione Europea a Ispra, sul Lago Maggiore, in provincia di Varese.
L’indagine, attualmente a carico di ignoti, è affidata ai carabinieri del ROS e coordinata dal pubblico ministero Alessandro Gobbis, con la supervisione dell’aggiunto Eugenio Fusco, a capo del pool anti-terrorismo, e del Procuratore capo Marcello Viola.
Sorvolo sospetto su una struttura strategica
Il JRC di Ispra è uno dei centri nevralgici della ricerca europea in ambito energetico, ambientale e di sicurezza. La sua rilevanza strategica, anche in ambito tecnologico e militare, rende particolarmente delicata la vicenda del sorvolo non autorizzato da parte di un velivolo riconducibile alla tecnologia russa.
L’indagine mira a stabilire con esattezza la natura del drone, la provenienza, le finalità e i possibili soggetti coinvolti. Le incursioni ripetute sopra una struttura dell’Unione Europea, già soggetta a protocolli di sicurezza elevati, hanno sollevato l’allarme a livello nazionale e comunitario.
Nessun legame con altro filone investigativo
Fonti giudiziarie escludono, al momento, collegamenti con un’altra inchiesta assegnata sempre al pm Gobbis, che riguarda due uomini residenti in Brianza – di 34 e 60 anni – indagati per eversione e corruzione aggravata. I due sarebbero accusati di aver venduto informazioni sensibili o documentazione classificata ai servizi segreti di Mosca, comprese informazioni relative a obiettivi militari italiani.
Indagini in corso, alto il livello di attenzione
L’apertura del fascicolo per spionaggio aggravato testimonia l’attenzione altissima da parte delle autorità italiane in un contesto internazionale sempre più teso. Il coordinamento tra ROS, Procura milanese e intelligence è in corso per verificare ogni pista, soprattutto alla luce del coinvolgimento di tecnologie potenzialmente impiegate per attività di intelligence non convenzionale.
Al momento non sono emersi ulteriori dettagli pubblici sulle eventuali registrazioni radar o sulle rotte del drone, né si conosce il punto esatto da cui sarebbe decollato.