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I dubbi sono ancora tanti, in particolare sulla possibilità di spostarsi "per necessità" ma anche incontrando "affetti stabili". Palazzo Chigi ha fatto sapere che non produrrà una nota ufficiale ma ha risposto a una serie di domande, per chiarire alcuni aspetti del Dpcm: Ci si potrà spostare, a partire da lunedì, anche per fare visita ai «congiunti» o per fare attività motoria all’aperto e quindi non solo per andare al lavoro o per fare la spesa come è stato finora. Nella Faq del Governo, viene chiarito che il via libera viene dato solo agli spostamenti giustificati per necessità, che rientrano appunto in questi quattro ambiti: lavoro, spesa, congiunti o sport all’aperto. In altri termini, non si potrà uscire per prendere semplicemente una «boccata d’aria» o per andare a zonzo. Bisognerà dimostrare di aver lasciato il proprio domicilio per un motivo ben preciso.Pertanto, le passeggiate sono ammesse solo se strettamente necessarie a realizzare uno spostamento giustificato da ragioni di necessità: ossia per fare la spesa, per acquistare giornali, per andare in farmacia, o comunque per acquistare beni necessari per la vita quotidiana, oppure per andare al lavoro. La novità è che tra queste necessità, da lunedì, vengono incluse le visite ai parenti, e fare sport all’aria aperta. Sull’obbligo di autocertificazione, si attendono indicazioni dal Viminale ma sembra che si possa specificare la motivazione del nuovo spostamento, ossia la visita al congiunto, mentre per chi va al lavoro sarà sufficiente esibire un tesserino. In caso di incontro con un «congiunto», o se si entra in un luogo chiuso accessibile al pubblico (quali mezzo di trasporto pubblico o negozi), bisogna osservare due obblighi: l’uso della mascherina, e la distanza di «almeno» un metro tra le persone. L’obiettivo è quello di evitare rischi di contagio: per questo motivo, il Governo afferma che bisogna assolutamente evitare assembramenti. Si potrà andare in un parco, in una villa o in un giardino pubblico, ma a patto di evitare assembramenti e di mantenere la distanza di almeno un metro tra le persone. Altalene e scivoli rimarranno vuoti: non possono infatti essere utilizzate le aree attrezzate per il gioco dei bambini che restano chiuse. Qualora invece si intraveda il rischio di un assembramento, il sindaco può subito disporre la temporanea chiusura dell’area verde. Potremo salutare il caro estinto in una cerimonia intima: da lunedì viene data la possibilità di svolgere celebrazioni funebri, con un numero di partecipanti massimo fissato in 15 persone, indossando le mascherine protettive e possibilmente all’aperto. La cosa importante è che potremo recarci in un’altra Regione per questa triste occasione. Ai funerali, così come nei cimiteri, si potrà essere assistere sempre nel rispetto della distanza di sicurezza interpersonale di almeno un metro e del divieto di assembramento. Bar, ristoranti, gelaterie, pasticcerie, pizzerie, birrerie, caffetterie ecc. restano chiusi ma potranno fornire sia il servizio della consegna a domicilio (delivery) sia l’asporto (take away). Bisognerà sempre rispettare la distanza di sicurezza interpersonale di almeno un metro, il divieto di consumare i prodotti all’interno dei locali e il divieto di sostare nelle immediate vicinanze degli stessi. Si potrà continuare a fare shopping via internet; per televisione; per corrispondenza, radio, telefono; per mezzo di distributori automatici. I negozi, a parte quelli di prima necessità e di abbigliamento e di calzature per bambini, manterranno infatti le serrande abbassate ma on line, potranno vendere i loro prodotti. Ci si potrà però recare da un concessionario auto per acquistare un veicolo, fare un tagliando, effettuare cambio pneumatici e altre attività di manutenzione. Per i beni di prima necessità, come ad esempio la spesa, oltre a recarsi al supermercato o in negozio, viene consentita la consegna a domicilio, nel rispetto dei requisiti igienico sanitari sia per il confezionamento che per il trasporto, ma con vendita a distanza senza riapertura del locale. Chi organizza le attività di consegna a domicilio deve evitare che al momento della consegna ci siano contatti personali a distanza inferiore a un metro. Colf, badanti e babysitter possono continuare a prestare servizio, a prescindere dalla convivenza. Nel dpcm del 22 marzo scorso, il governo aveva escluso dallo stop il codice Ateco 97, che include tutti i datori di lavoro domestico. Tuttavia, aveva suggerito di sospendere l’attività, salvo casi eccezionali, come atto di responsabilità e per dare attuazione alle disposizioni introdotte. Nelle faq, viene chiarito che possono continuare a prestare servizio e che non influisce in questa decisione la convivenza o meno tra la colf e il datore di lavoro. liberi professionisti potranno continuare la loro attività se organizzata a distanza: ad esempio, gli amministratori di condominio potranno continuare ad esercitare attraverso il lavoro agile o smart working.