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«In riferimento alle nuove bozze del dl clima che secondo alcune fonti starebbero circolando in queste ore, il ministero dell’Ambiente fa sapere di non aver diramato alcun nuovo testo. Come più volte spiegato, la situazione è in evoluzione e i contenuti normativi sono in costante evoluzione, grazie alla proficua concertazione con altri ministeri», dichiara all’Agi il ministero. «Sarà un decreto legge perché l’emergenza climatica ormai la riconosciamo tutti. Se c’è un’emergenza climatica c’è anche un’emergenza legislativa; e il decreto legge è un decreto di urgenza, fermo restando che poi il Parlamento lo può arricchire». Per il ministro dell’Ambiente Sergio Costa ( M5S) «con un po’ di fortuna» il tre ottobre potrebbe essere varato. Nella bozza c’è il bonus per rottamare l’auto, che in un primo momento era stato fissato a 2.000 euro, ammonta a 1.500 euro da utilizzare entro 5 anni. È quanto prevede la nuova bozza del dl clima, che sancisce l’istituzione, presso il ministero dell’Ambiente e della tutela del territorio e del mare, del “Fondo buono mobilità” pari a 5 milioni per il 2019 e 100 milioni per ciascuno degli anni 2020 e 2021» per un totale di 205 mln. I residenti nei comuni sotto procedura di infrazione europea per la non ottemperanza dell’Italia alle norme sulla qualità dell’aria, che rottamano, entro il 31 dicembre 2021, autovetture omologate fino alla classe Euro 4 potranno usufruire, fino ad esaurimento delle risorse, di un “buono mobilità” pari ad euro 1.500 «per essere utilizzato, entro i successivi tre anni, per l’acquisto, anche a favore di un convivente, di abbonamenti al trasporto pubblico locale, regionale e interregionale e di altri servizi ad esso integrativi nonché per l’abbonamento a servizi di sharing mobility con veicoli elettrici o a emissioni ridotte» si legge nella bozza. Il “buono mobilità «non costituisce reddito imponibile del beneficiario» . Resta inoltre il Fondo da 10 milioni l'anno ( per il 2020 e il 2021), a valere sulle risorse del ministero dell'Ambiente, per incentivare il servizio di scuolabus a ridotte emissioni per gli asili, le scuole elementari e le medie, sia comunali che statali, delle città metropolitane più inquinate e su cui grava la procedura di infrazione Ue sulla qualità dell'aria. Ma sparisce la detrazione per le famiglie da 250 euro per le spese sostenute. Si tratta di una specie di sperimentazione dal momento che sono finanziati per 2 anni e i bus devono essere Euro 6 ( due aspetti che nella bozza precedente non erano specificati).