Il primo ministro canadese Justin Trudeau sarebbe prossimo a dimettersi. Secondo il "Globe and Mail", che cita tre fonti vicine alla vicenda, Trudeau dovrebbe lasciare l’incarico prima della riunione del caucus nazionale del Partito Liberale, fissata per mercoledì.

La decisione arriva dopo una crisi politica iniziata a settembre, quando Trudeau ha affrontato un voto di sfiducia in Parlamento, poi fallito nonostante i tentativi del Partito Conservatore di rimuoverlo. In dicembre, la ministra delle Finanze Chrystia Freeland si è dimessa in seguito a contrasti con Trudeau riguardo ai dazi del 25% sulle importazioni canadesi minacciati dal presidente eletto USA, Donald Trump. Inoltre, il leader del Nuovo Partito Democratico, Jagmeet Singh, ha annunciato l'intenzione di presentare una mozione di sfiducia contro Trudeau il 27 gennaio.

Le indiscrezioni sulle dimissioni emergono in un momento di calo di popolarità per Trudeau. Elezioni nazionali sono previste per il 20 ottobre, ma il primo ministro affronta una forte disapprovazione. Secondo Angus Reid, al 24 dicembre il 68% dei canadesi disapprovava Trudeau, mentre solo il 28% lo sosteneva.

La situazione economica del Paese aggrava il malcontento, con una crisi immobiliare, un PIL pro capite in calo e alta inflazione. Anche scelte personali di Trudeau hanno sollevato critiche: a novembre è stato visto ballare a un concerto di Taylor Swift a Toronto, mentre nella sua Montreal si svolgevano proteste violente.