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Un altra barbara esecuzione e un altro macabro filmato che circola nel web, solo che da tempo gli ostaggi dei gruppi jihadisti non fanno più notizia, specie se le uccisioni avvengono in paesi lontani come le Filippine. Ma il sangue continua a scorrere. I ribelli islamisti del gruppo Abu Sayyaf hanno infatti decapitato Jurgen Kantner un cittadino tedesco di 70 anni, che avevano rapito lo scorso novembre mentre si trovava a bordo della sua barca a vela nell'area sud del paese. La notizia è stata confermata dalle autorità di Manila e sul web circola un filmato della macabra esecuzione di Kantner, il cui corpo al momento non è stato ritrovato. I terroristi Abu Sayyaf avevano chiesto un riscatto di 560 mila euro per liberare l'ostaggio. Lo scorso mese di novembre l'esercito filippino aveva rinvenuto il "Rockall", la barca a vela del tedesco, alla deriva, con a bordo il corpo della compagna di Kantner, Sabine Merz, uccisa da un proiettile. I due avevano già passato una brutta avventura nel 2008, quando erano stati rapiti e trattenuti per 25 giorni da pirati somali al largo di Aden. Kantner e la compagna avevano comunque espresso la volontà di non rinunciare per nessun motivo a navigare per i mari del mondo. Abu Sayyaf collegata all'Isis è una delle formazioni che dà vita all'insurrezione separatista musulmana nelle Filippine, che ha provocato oltre 100 mila morti dagli anni '70 del secolo passato. Nel 2014 Abu Sayyaf aveva rapito un'altra coppia di tedeschi in navigazione su uno yacht nel sud delle Filippine e li aveva rilasciati dopo 6 mesi, affermando di aver ottenuto un riscatto di 4,6 milioni di euro.