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Un'immagine scattata dall'interno del carcere di Foggia, con i segni della paurosa rivolta messa in atto da alcuni detenuti
Da Foggia la voce di un consigliere comunale sconvolto: «È tutto vero, i detenuti evasi dal carcere hanno fatto rapine, hanno rapinato soprattutto autovetture, con l’obiettivo di procurarsi mezzi per allontanarsi dalla città». Il rappresentante dell’assemblea cittadina, che chiede di mantenere l’anonimato, spiega di non avere «conferme immediate di sparatorie con gli agenti» o di «scorribande di evasi che si aprono la strada per fuggire armi in pugno. Risulta anche a me, comunque, che diversi di loro siano già stati intercettati e tratti in arresto». Ma nella città pugliese il clima è generale di terrore. Già da un’ora, oltre ai filmati che mostrano frotte di reclusi tranquillamente in uscita dalle recinzioni e a stento affrontati dalle forze dell’ordine, sono ormai numerosissimi i vocali che circolano sui social, e di cui è impossibile verificare l’autenticità, di persone sconvolte che comunicano ai propri cari di aver visto, per esempio, gruppi di persone rapinare officine meccaniche per appropriarsi delle automobili, o addirittura di aver udito il fragore di sparatorie. Si è certamente verificata una sparatoria con inseguimento in via Bari, nel cuore della città, a diversi chilometri di distanza dalla Casa circondariale, avvenuta fra forze dell'ordine e alcuni degli evasi che non sono ancora stati intercettati, che sarebbero una ventina secondo le ultime informazioni diffuse dalla Questura di Foggia. Confermata anche la presa in ostaggio, all’interno del penitenziario, persino di alcuni psicologi in servizio per l’assistenza ai detenuti. Sarebbero stati tutti liberati e tratti in salvo, riferiscono alcuni agenti in servizio presso la Casa circondiariale della città pugliese.