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Torna sopra quota 1 l’indice di contagio Rt in Italia: «Nel periodo 10-23 settembre 2020, l’Rt calcolato sui casi sintomatici è pari a 1,01». È quanto rileva il report settimanale di monitoraggio messo a punto da ministero della Salute e Istituto Superiore di Sanità, riferito alla settimana 21-27 settembre. Sono 12 le Regioni con un Rt maggiore di 1 questa settimana. In generale, «sono stati riportati complessivamente 3.266 focolai attivi, di cui 909 nuovi (la definizione adottata di focolaio prevede l’individuazione di 2 o più casi positivi tra loro collegati), entrambi in aumento perla nona settimana consecutiva (nella precedente settimana di monitoraggio erano stati segnalati 2.868 focolai attivi di cui 832 nuovi). Sono stati riportati focolai nella quasi totalità delle province (101/107)». Nonostante l’aumento di focolai attivi, le Regioni hanno segnalato «3.026 nuovi casi non associati a catene di trasmissione note (+13,7% rispetto alla settimana precedente)». Per quanto riguarda il contesto di trasmissione, si mantiene stabile la percentuale dei focolai che si sono verificati in ambito familiare (76,5% di tutti i focolai attivi vs 76,1% la settimana precedente). Aumenta la percentuale di focolai verificati in ambito lavorativo (7,2% vs 5,6% la scorsa settimana) e diminuiscono invece i focolai associati ad attività ricreative (4,5% vs 6,3% la settimana precedente). «Un rilassamento delle misure, in particolare per eventi e iniziative a rischio aggregazione in luoghi pubblici e privati, e dei comportamenti individuali,anche legati a momenti di aggregazione estemporanei, rende concreto il rischio di un rapido peggioramento epidemico», si sottolinea nel report. «La trasmissione locale del virus - si legge ancora nel report - diffusa su tutto il territorio nazionale, provoca focolai anche di dimensioni rilevanti soprattutto nell’ambito domiciliare. Rimane fondamentale mantenere una elevata consapevolezza della popolazione generale circa il peggioramento della situazione epidemiologica e sull’importanza di continuare a rispettare in modo rigoroso tutte le misure necessarie a ridurre il rischio di trasmissione quali lavaggio delle mani, l’uso delle mascherine e il distanziamento fisico». «Sono stati riportati i primi focolai dove la trasmissione potrebbe essere avvenuta in ambito intra scolastico», rileva il documento, «sebbene l’impatto di questi focolai sulla trasmissione locale del virus sia finora contenuto rimane essenziale mantenere l’attenzione sulle misure introdotte per prevenire trasmissione intra scolastica, come lo screening, la rilevazione della temperatura giornaliera da parte delle famiglie e il rispetto delle procedure per la gestione di casi sospetti sintomatici in ambito scolastico». Nel dettaglio, si legge nel report, sono stati segnalati anche 14 focolai in cui la trasmissione potrebbe essere avvenuta in ambito scolastico, «anche se attualmente non è sempre confermata. Nelle prossime settimane si potrà meglio valutare l’impatto dei contagi nelle scuole».