Un documento nelle mani di Israele accusa 12 dipendenti dell’Agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati palestinesi (Unrwa) di essere coinvolti negli attacchi del 7 ottobre. Sette di questi avrebbero fatto irruzione in territorio israeliano e due avrebbero partecipato al sequestro di ostaggi. Il documento, ottenuto da Associated Press, è stato condiviso da Israele con le autorità americane, elencando le 12 persone accusate e il presunto ruolo svolto nell’attacco. Nove di questi erano insegnanti e uno un assistente sociale.

Uno degli accusati si sarebbe armato con un missile anticarro la sera prima dell’attacco del 7 ottobre, mentre un altro avrebbe scattato una foto a una donna in ostaggio. Alcuni sono stati accusati di «partecipazione ad attività terroristiche» o di aver coordinato il movimento dei camion e delle armi usate nell’attacco. Dieci di questi dipendenti avrebbero legami con Hamas e uno con la Jihad islamica palestinese. Associated Press precisa di non essere riuscita a verificare in modo indipendente i nomi e le foto dei lavoratori accusati. Lo stesso documento sostiene che almeno 190 operatori dell’Unrwa sarebbero agenti di Hamas o della Jihad islamica, ma non fornisce alcuna prova a riguardo.

Sulla scia delle accuse mosse allo staff, il primo ministro Benjamin Netanyahu parla di un’agenzia «permeata da Hamas», come scrive il Times of Israel. «Abbiamo scoperto che c’erano 13 operatori dell’Unrwa che hanno effettivamente partecipato, direttamente o indirettamente, al massacro del 7 ottobre», dice alla TalkTV britannica. «Nelle scuole dell’Unrwa insegnano le dottrine dello sterminio di Israele - le dottrine del terrorismo, lodando il terrorismo, glorificando il terrorismo».

In attesa di fare chiarezza sul caso, i il dipartimento di Stato Usa «ha temporaneamente sospeso i finanziamenti aggiuntivi all’Unrwa mentre esaminiamo queste accuse e le misure che le Nazioni Unite stanno adottando per affrontarle». Mentre le Nazioni Unite hanno annunciato l’avvio di un’indagine interna. 

Il dossier sul Wall Street Journal

Secondo rapporti d’intelligence i cui contenuti sono stati pubblicati oggi dal quotidiano statunitense Wall Street Journal, almeno dodici dipendenti dell’Agenzia sono in qualche modo collegabili con gli attacchi condotti lo scorso 7 ottobre da Hamas contro Israele, mentre il dieci per cento del personale avrebbe legami con gruppi militanti islamisti.

Stando a uno dei dossier menzionati, sei operatori dell’Unrwa facevano addirittura parte dei commando palestinesi del 7 ottobre. Altri due avrebbero contribuito al rapimento di cittadini israeliani, mentre altrettanti sarebbero stati segnalati in luoghi nei quali decine di civili dello Stato ebraico sono stati uccisi. Altri dipendenti dell’agenzia Onu, infine, avrebbero contribuito all’operazione sul piano logistico, per esempio fornendo armi ai militanti.

Le informazioni d’intelligence, precisa il Wsj, sono state passate agli Stati Uniti da Israele, e hanno contribuito alla decisione di Washington di sospendere ogni finanziamento all’Unrwa. Le stesse comunicazioni hanno portato gli Usa a ritenere che circa 1.200 dipendenti dell’agenzia su 12 mila avrebbero legami con Hamas o con la Jihad islamica palestinese, e che almeno la metà di essi avrebbe parenti stretti appartenenti ai due gruppi islamisti, entrambi considerati dagli Stati Uniti organizzazioni terroristiche. Ancora, il 23 per cento degli impiegati di genere maschile dell’Unrwa avrebbe legami con Hamas, una percentuale superiore a quella della popolazione adulta maschile dell’intera Striscia di Gaza (15 per cento), circostanza che secondo il quotidiano statunitense mostra come all’interno dell’agenzia vi sia un livello di politicizzazione più alto rispetto al resto della comunità dell’exclave palestinese.