Sono 174 i nuovi casi di contagio da coronavirus oggi in Italia su 37.346 tamponi eseguiti, più della metà dei quali in Lombardia (97 casi). Un dato che non si discosta da quello di ieri, quando i nuovi contagi erano 175. Dall'inizio dell'emergenza, dunque, sono 240.310 le persone che hanno contratto il virus. Dopo la Lombardia è l'Emilia Romagna la regione che segna il dato più alto (+21), mentre aumentano le vittime rispetto a ieri, quando avevano perso la vita otto persone: oggi sono 22 le persone che hanno perso la vita, 13 delle quali in Lombardia. Complessivamente i morti salgono a 34.738.
Coronavirus: i dati del ministero della Salute regione per regione
Sono 88.891 le persone guarite in totale, 307 in più rispetto a ieri, mentre scende di 155 unità il numero dei positivi rispetto alle 24 ore precedenti: attualmente sono 16.681 le persone che hanno il virus. Scendono anche le persone ricoverate con sintomi: sono 1.160, ovvero 100 in meno rispetto a ieri, mentre sono 97 le persone ricoverate in terapia intensiva, uno in più rispetto a ieri.
L'andamento del virus
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Aggiornamento Covid-19 Protezione Civile[/caption]
Report monitoraggio settimanale Covid-19: bassa criticità, ma in alcune aree casi in aumento
Complessivamente positiva con piccoli segnali di allerta la situazione in Italia descritta nel sesto report del monitoraggio settimanale della Fase 2, a cura di Ministero della Salute, Istituto superiore di sanità e Cabina di regia. L’ analisi dei dati è relativa al periodo 15-21 giugno 2020, successivo alla terza fase di riapertura avvenuta il 3 giugno 2020. Per i tempi che intercorrono tra l’esposizione al patogeno e lo sviluppo di sintomi e tra questi e la diagnosi e successiva notifica, verosimilmente molti dei casi notificati in questa settimana hanno contratto l’infezione 2-3 settimane prima, ovvero tra la seconda e la terza fase di riapertura (tra il 25 maggio e il 7 giugno 2020). Alcuni dei casi identificati tramite screening, tuttavia, potrebbero aver contratto l’infezione in periodi antecedenti. Complessivamente il quadro generale della trasmissione e dell’impatto dell’infezione da Sars-CoV-2 in Italia rimane a bassa criticità, con una incidenza cumulativa negli ultimi 14 giorni (periodo 8/6-21/6) di 5.98 per 100.000 abitanti (in diminuzione). A livello nazionale, si osserva una lieve diminuzione nel numero di nuovi casi diagnosticati rispetto alla settimana di monitoraggio precedente, riscontrato sia nel flusso di sorveglianza coordinato dal ministero della Salute e pubblicato sul sito della Protezione civile, sia nel flusso di sorveglianza coordinato dall’Istituto Superiore di Sanità. Alcune stime Rt questa settimana sono in aumento, riflettendo il lieve aumento nel numero di casi diagnosticato la scorsa settimana in alcune Regioni dove si sono sviluppati alcuni focolai. Persiste l’assenza di segnali di sovraccarico dei servizi assistenziali. In alcune realtà regionali, continua ad essere segnalato un numero di nuovi casi elevato. Questo deve invitare alla cautela in quanto denota che in alcune parti del Paese la circolazione di Sars-CoV-2 è ancora rilevante. In quasi tutta la Penisola sono stati diagnosticati nuovi casi di infezione nella settimana di monitoraggio corrente, con casi in aumento rispetto alla precedente settimana di monitoraggio in alcune Regioni. Tale riscontro in gran parte è dovuto alla intensa attività di screening e indagine dei casi con identificazione e monitoraggio dei contatti stretti. Tuttavia, la presenza di focolai, anche di una certa rilevanza numerica, mostra come il virus continui ad essere in grado, nelle attuali condizioni, di trasmettersi in modo efficace. Questo conferma che l’epidemia non è affatto conclusa in Italia, sottolinea il ministero. «È essenziale mantenere elevata l’attenzione e continuare a rafforzare le attività di testing-tracing-tracking in modo da identificare precocemente tutti i potenziali focolai di trasmissione e continuare a controllare l’epidemia. È anche fondamentale mantenere elevata la consapevolezza della popolazione generale sulla fluidità della situazione epidemiologica e sull’importanza di continuare a rispettare in modo rigoroso tutte le misure necessarie a ridurre il rischio di trasmissione quali l’igiene individuale e il distanziamento fisico», si legge sul sito del ministero della Salute. La situazione «è complessivamente positiva con piccoli segnali di allerta relativi alla trasmissione», conclude il report. Sebbene questo descriva una situazione epidemiologicamente fluida, «è necessario mantenere elevata la resilienza dei servizi territoriali per continuare a favorire la consapevolezza e la compliance della popolazione, realizzare la ricerca attiva ed accertamento diagnostico di potenziali casi, l’isolamento dei casi confermati, la quarantena dei loro contatti stretti. Queste azioni sono fondamentali per controllare la trasmissione ed eventualmente identificare rapidamente e fronteggiare recrudescenze epidemiche».