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Il Presidente della Corea del Sud Yoon Suk Yeol in conferenza stampa
Il presidente sospeso della Corea del Sud, Yoon Suk Yeol, ha dichiarato di essere pronto a rappresentare se stesso nei procedimenti giudiziari legati alla proclamazione della legge marziale. Lo ha affermato oggi Seok Dong-hyeon, avvocato e amico di lunga data di Yoon, durante una conferenza stampa. «Yoon ha già chiesto scusa per aver sorpreso e scioccato il pubblico, e rimane dispiaciuto per questo, ma ha una posizione chiara e sicura sulle questioni controverse che devono essere affrontate», ha detto Seok.
Secondo l’avvocato, il presidente non ha mai preso in considerazione l’idea di un’insurrezione. La destituzione di Yoon è stata decisa dal parlamento con una votazione sabato scorso. Ora, spetterà alla Corte Costituzionale stabilire se rimuoverlo definitivamente dall’incarico o ripristinare i suoi poteri presidenziali.
La Corte Costituzionale della Corea del Sud, incaricata di pronunciarsi sull’impeachment, ha ordinato al presidente di consegnare il decreto di legge marziale e altri documenti relativi alle riunioni di gabinetto svoltesi prima e dopo l’annuncio. La corte ha 180 giorni di tempo per emettere il proprio verdetto, un lasso di tempo durante il quale il paese potrebbe essere condotto verso nuove elezioni.
Lee Jin, portavoce della Corte, ha dichiarato: «La presidenza ha tempo fino a domani per presentare il decreto». La corte sta anche raccogliendo informazioni sul processo di impeachment e sulle circostanze della proclamazione della legge marziale avvenuta il 3 dicembre. Yoon dovrà inoltre fornire prove documentali che dimostrino la propria innocenza e che non vi siano state violazioni costituzionali.
Il portavoce Lee Jin ha invitato il Partito Democratico, principale forza di opposizione, a presentare una propria accusa formale. Ha inoltre richiesto che le udienze della Corte Costituzionale siano pubbliche, permettendo così alla stampa di seguirle in ogni momento. Tuttavia, ha specificato: «Le udienze non potranno essere trasmesse in tempo reale per evitare disordini e mantenere l’ordine all’interno della corte».
La decisione della Corte Costituzionale è particolarmente delicata, considerato che anche in precedenti procedimenti di impeachment contro i presidenti Roh Moo Hyun e Park Geun Hye le udienze non erano state trasmesse in televisione, se non per il momento della sentenza.
Yoon Suk Yeol, ex procuratore, aveva proclamato la legge marziale in un discorso televisivo a tarda notte il 3 dicembre, salvo poi ritirare il provvedimento poche ore dopo, in seguito al voto unanime del parlamento contrario alla misura.