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Yoon Suk-yeol, destituito presidente della Corea del Sud
L’opposizione sudcoreana ha chiesto alla Corte Costituzionale di pronunciarsi rapidamente sulla destituzione del presidente sospeso Yoon Suk Yeol, per evitare una crescente tensione sociale nel Paese. L’appello arriva dopo un fine settimana segnato da massicce manifestazioni a Seul, dove circa 100mila persone si sono radunate sia in favore che contro la rimozione del capo di Stato.
«La nazione e il suo popolo hanno raggiunto il limite. La pazienza è stata spinta oltre ogni soglia», ha dichiarato il deputato dell’opposizione Kim Min-seok durante una riunione di partito. «Attendiamo una decisione responsabile dalla Corte Costituzionale. Ogni ulteriore ritardo sarebbe anormale e irresponsabile», ha aggiunto.
Massima allerta per il verdetto
La polizia sudcoreana ha annunciato misure straordinarie per prevenire eventuali disordini quando verrà emesso il verdetto. «Siamo pronti a mobilitare tutte le attrezzature disponibili per garantire l’ordine pubblico», ha riferito un funzionario di polizia.
Yoon Suk Yeol è stato messo sotto accusa dal Parlamento per aver dichiarato la legge marziale lo scorso 3 dicembre, una decisione che ha avuto conseguenze politiche e sociali gravissime. Il mese scorso, la Corte Costituzionale ha avviato una serie di udienze per valutare la legittimità dell’impeachment, ma non si è ancora pronunciata, facendo registrare il più lungo processo decisionale nella sua storia.
Timori di nuovi disordini
Le autorità sudcoreane temono una nuova ondata di proteste violente. Lo scorso mese, i sostenitori di Yoon hanno assaltato un tribunale di Seul dopo che un giudice aveva esteso la detenzione del presidente sospeso. Per questo, la polizia sta studiando misure di sicurezza straordinarie in vista del verdetto.
«Stiamo valutando la chiusura temporanea di negozi e stazioni di servizio nelle vicinanze della Corte Costituzionale», ha dichiarato un ufficiale di polizia. Il capo della Polizia Metropolitana di Seul, Park Hyun-soo, ha confermato che l’area attorno alla Corte sarà dichiarata "zona libera da proteste", con un divieto totale di assembramenti entro 100 metri dall’edificio.
Inoltre, le forze dell’ordine si stanno sottoponendo a un addestramento intensivo per gestire eventuali tensioni, con l’uso di spray al peperoncino, manganelli e forze speciali. Secondo fonti di sicurezza, le unità di emergenza sono pronte a intervenire anche in caso di minacce con ordigni esplosivi.
Oltre l'impeachment: Yoon sotto processo per insurrezione
Parallelamente al verdetto della Corte Costituzionale, Yoon Suk Yeol deve affrontare anche un processo penale per insurrezione, essendo diventato il primo presidente sudcoreano in carica a essere perseguito penalmente.
Yoon è stato arrestato a gennaio durante un raid all’alba e accusato di attentare alla democrazia con la dichiarazione della legge marziale. Tuttavia, è stato rilasciato all’inizio di marzo per vizi procedurali.