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Manifestazioni a Seul per chiedere dimissioni Presidente Corea del Sud
La Corea del Sud si trova al centro di una crisi istituzionale senza precedenti, con l’avvio del processo di impeachment contro il presidente Yoon Suk Yeol. La Corte Costituzionale ha iniziato oggi la revisione del caso, fissando la prima udienza per il 27 dicembre. Il processo, che potrebbe durare fino a sei mesi, è stato avviato dopo l’approvazione da parte dell’Assemblea nazionale della mozione di messa in stato d’accusa, con 204 voti favorevoli e 85 contrari.
«Delibereremo rapidamente e in modo equo», ha dichiarato il giudice Kim Hyung-du, aggiungendo: «Discuteremo su come organizzare le procedure preparatorie». La Corte affronta però problemi di legittimità a causa di tre seggi vacanti, che Kim spera di colmare entro fine mese. La mozione di impeachment accusa Yoon di aver proclamato una legge marziale, poi ritirata, il 3 dicembre, in violazione della Costituzione.
La situazione politica si è ulteriormente aggravata con le dimissioni di Han Dong-hoon, leader del Partito del Potere dei Nazionali (Ppp), il partito di governo. «Non posso più guidare il Ppp a causa delle pressioni provenienti dal Consiglio Supremo del partito», ha dichiarato Han in conferenza stampa. La decisione arriva a pochi giorni dalla mozione contro Yoon, che ha lasciato il paese senza una guida chiara in un momento delicato.
Il presidente Yoon non si è presentato ieri alla convocazione della procura per rispondere alle accuse di insurrezione, abuso di autorità e ostacolo ai diritti dei cittadini. «Procederemo a una nuova convocazione», ha comunicato la procura. Yoon, da parte sua, accusa l’opposizione di orchestrare un attacco politico per destabilizzare il Paese e favorire il vicino Nordcoreano.
Il Parlamento, dominato dal Partito Democratico (Dp), ha dichiarato che non procederà con ulteriori azioni contro Han Dong-hoon. «Dal momento che il primo ministro è stato ratificato come presidente, e considerando che un numero eccessivo di messe in stato d'accusa potrebbe portare a confusione nel governo nazionale, abbiamo deciso di non procedere con nuove procedure di impeachment», ha dichiarato Lee, rappresentante del Dp.
La crisi politica si sviluppa in un contesto di forte polarizzazione tra governo e opposizione, mentre la popolazione assiste con preoccupazione all’evoluzione della situazione. La decisione finale della Corte Costituzionale, prevista entro 180 giorni, sarà determinante per il futuro politico e istituzionale del Paese.