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«Le avvisaglie c’erano tutte è così è stato»; così commenta il sindacato di polizia Consap la violenza che ieri ha messo a «ferro e fuoco» la città di Roma, durante una manifestazione di protesta contro l’obbligo del green pass a partire dal prossimo 15 ottobre. «Indipendentemente dalle ragioni della protesta - spiega il segretario generale nazionale della Consap Cesario Bortone - non si possono tollerare attacchi violenti alle forze dell’ordine impiegate nell’assicurare il regolare esercizio di un diritto che è stato abusato e calpestato da frange dai manifestanti». L’attacco alle sedi istituzionali, sindacali oltre che contro le forze dell’ordine, «non è manifestare il proprio dissenso ma utilizzare il proprio dissenso per dare libero sfogo alla violenza, una violenza inaudita e vergognosa. La Consap è vicina e solidale con i poliziotti impegnati, che con professionalità e grande senso di equilibrio, hanno contenuto le violenze rischiando la propria incolumità fisica e agli iscritti alla Cgil la cui sede sindacale è stata assaltata, si legge in una nota. Detto questo però, prosegue la Consap, è evidente che ieri c’è stata una sottovalutazione dell’impatto della protesta da parte dell’autorità tecnica di polizia. I poliziotti si sono trovati di fronte il doppio delle persone previste, fin da subito si è entrati nella illegalità con una manifestazione che era preannunciata statica ed è diventata dinamica, i colleghi sul campo hanno avuto la netta impressione che tutto fosse stato preparato alla perfezione da professionisti del disordine e qualche convinto non vax, che facendosi scudo di famiglie con bambini, evidentemente ignare, hanno messo a segno i loro attacchi con armi improprie e pericolosissime per l’incolumità dei poliziotti». «I colleghi hanno saputo contemperare la reazione - conclude Bortone - proprio per la presenza di donne e bambini, ma vorrei fare un appello a queste famiglie strumentalizzate, quando si verificano scontri la legge prevede che debbano immediatamente abbandonare la protesta».