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CONCLAVE: I CARDINALI NELLA CAPPELLA SISTINA
La preparazione al conclave che sceglierà il successore di Papa Francesco è in corso con le congregazioni dei cardinali che si svolgono in Vaticano. Durante gli incontri, diversi porporati hanno condiviso le loro riflessioni sulla direzione che la Chiesa dovrebbe prendere, evidenziando la volontà di trovare un successore che continui l'opera di Bergoglio, pur mantenendo una propria identità.
Il cardinale Ángel Sixto Rossi, arrivando alla congregazione, ha dichiarato: «Il nostro desiderio è trovare qualcuno che sia simile a Francesco, che non sia uguale ma in continuità». Sembra che il 5 maggio potrebbe essere la data di inizio del conclave, con alcuni cardinali pronti a cercare un accordo finale sulla tempistica.
Dal canto suo, il cardinale Giuseppe Versaldi ha sottolineato che «la Chiesa deve continuare e rinnovare secondo lo spirito di Cristo», ribadendo l’importanza della continuità. Ha anche parlato di un clima di cooperazione e di ricerca del bene della Chiesa, nonostante le diversità tra i membri del Collegio cardinalizio.
Non mancano, però, le difficoltà. La vicenda del cardinale Angelo Becciu, in particolare, sta suscitando «sofferenza» tra i cardinali. Il cardinale Fernando Filoni, parlando con i giornalisti, ha commentato che la situazione relativa a Becciu potrebbe essere risolta prima dell'inizio del conclave. Tuttavia, il clima generale rimane sereno, con il cardinale Gualtiero Bassetti che ha descritto l’atmosfera come «buona» e produttiva.
Il concetto di «continuità» è, quindi, al centro delle discussioni. Come dichiarato da molti cardinali, la Chiesa necessita di un nuovo Papa che porti avanti l’eredità di Francesco, mantenendo i principi di apertura e di inclusività che hanno caratterizzato il pontificato del Papa argentino.
Contesto storico
Il conclave, un evento ricco di storia, prende il suo nome dal latino "cum" (insieme) e "clavis" (chiave), riferendosi al luogo chiuso dove i cardinali si riuniscono per eleggere il nuovo Papa. La pratica risale al XIII secolo, con il famoso caso del conclave di Viterbo, che durò quasi tre anni. Le regole moderne per l’elezione del Papa sono regolate da leggi stabilite nei secoli, tra cui la celebre costituzione di Giovanni Paolo II, "Universi Dominici Gregis" (1996), che ha visto l’introduzione della regola di escludere dal conclave i cardinali ultraottantenni.