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L'amministrazione Trump è finita al centro di una polemica riguardante una lettera inviata alla prestigiosa Università di Harvard, concludendo un confronto tra la Casa Bianca e l'ateneo. Secondo quanto riportato dal New York Times, la lettera, firmata da Sean Keveney, consigliere generale facente funzioni del Dipartimento della Salute e dei Servizi Umani, non sarebbe stata inviata in modo ufficiale. Tuttavia, il contenuto della missiva è stato confermato dai funzionari della Casa Bianca, che hanno accusato Harvard di non aver avviato discussioni con la task force sull'antisemitismo.
May Mailman, responsabile delle politiche della Casa Bianca, ha dichiarato che Harvard non ha preso seriamente l'opportunità di dialogare, sostenendo che l'università avrebbe dovuto chiamare i membri della task force con cui aveva già avuto contatti nelle settimane precedenti. In risposta, Harvard ha ribadito che la lettera era autentica e firmata da tre funzionari federali, rifiutando l'accusa di negligenza. L'ateneo ha difeso la propria posizione, affermando che la corrispondenza non metteva in discussione la serietà del contenuto.
La questione principale riguarda le proteste universitarie pro-palestinesi e anti-israeliane che si sono intensificate durante il conflitto tra Israele e Hamas. L'amministrazione Trump ha minacciato l'Università di Harvard e altre istituzioni simili di perdere i finanziamenti federali a causa della loro posizione sulle manifestazioni.