PHOTO
Marine Le Pen
Il partito di estrema destra del Rassemblement national (Rn) e la destra sovranista denunciano «l'accanimento» della giustizia nei confronti della leader, Marine Le Pen, con la volontà di «eliminarla dalla vita politica francese». Ieri la Procura ha chiesto cinque anni di carcere, di cui due con limiti variabili, 300 mila euro di multa e cinque anni di ineleggibilità contro Le Pen, giudicandola al «centro» di un «sistema organizzato» volto a fare del Parlamento europeo la «mucca da mungere» del Rn. «Irrazionali», «quasi fanatiche», «estremiste», «eccessive»: questi gli aggettivi utilizzati dal deputato di estrema destra, Jean-Philippe Tanguy, ospite della tv France 2, per definire la sentenza che sta scatenando un'ondata di reazioni forti.
Per Tanguy, la «procura svolge una missione politica», chiedendosi: «In quale paese vivremmo se alla principale donna politica, la donna politica più popolare nei sondaggi, Marine Le Pen, non potesse candidarsi?». La candidatura del presidente del partito Jordan Bardella è considerata, al momento, come un «ricorso», «una prospettiva che non ha senso».
«L'unica cosa che interessava alla Procura era Marine Le Pen, per poter chiedere la sua esclusione dalla vita politica e poi il Raggruppamento Nazionale per poter rovinare il partito», ha commentato la diretta interessata al termine del pronunciamento giudiziario.
Due anni e mezzo prima delle elezioni presidenziali del 2027, la giustizia manifesta «il desiderio di privare i francesi della possibilità di votare per chi desiderano», ha ancora denunciato. Se il giudice seguisse l'accusa, la pena di ineleggibilità, accompagnata dalla provvisoria esecuzione, si applicherebbe a partire dalla condanna, anche in caso di appello. «L'accusa non è nella giustizia: è nell'implacabilità e nella vendetta contro Marine Le Pen», ha commentato il presidente Rn, Jordan Bardella, sul social network X. «Le sue scandalose requisizioni mirano a privare milioni di francesi del loro voto nel 2027. È un attacco alla democrazia», ha insistito. Come il presidente del partito Bardella, molti funzionari eletti hanno pubblicato foto di se stessi con Marine Le Pen su X con l'hashtag “Je Soutiens Marine”.