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L'odissea dei braccialetti elettronici: tra costi esorbitanti e pochissime attivazioni
Ora la vicenda dei braccialetti elettronici è più chiara. I dispositivi ancora non sono disponibili, come aveva evidenziato Il Dubbio in un articolo, da quale è poi scaturita una interrogazione parlamentare di Roberto Giachetti di Italia Viva. Ieri la conduttrice di Radio Radicale Giovanna Reanda ha intervistato il sottosegretario agli Interni Achille Variati e gli ha chiesto proprio di fare il punto sulla questione, specificando la vicenda del bando di gara vinto da Fastweb, secondo il quale la produzione di 1000-1200 braccialetti mensili sarebbe dovuta partire già 15 mesi fa. «Ma quindi perché sono così pochi?», ha chiesto Reanda. «In realtà nella giornata di oggi (27/03/2020, ndr) – ha risposto il sottosegretario Variati - verrà firmato il decreto interdirettoriale tra il capo della Polizia e il capo dell’Amministrazione penitenziaria, dando così seguito al particolare articolo presente nel decreto “Cura Italia”. Quindi - ha proseguito Variati - verranno resi disponibili circa 5000 braccialetti che saranno consegnati con un numero non inferiore ai 300 a settimana». Poi ha aggiunto: «Già da domani fino alla fine di giugno ci saranno un totale di circa 5000 braccialetti».Grazie all’intervista di Radio Radicale si è scoperto forse finalmente l’arcano, ovvero che fino ad oggi ancora non è partita la fornitura di nuovi braccialetti perché mancava la fase di collaudo come ha evidenziato Il Dubbio. Ricordiamo, infatti, che l’Amministrazione dell’Interno, nel dicembre 2016, ha avviato una procedura ad evidenza pubblica per la fornitura di braccialetti elettronici conclusasi nell’agosto del 2018 con l’aggiudicazione definitiva dell’appalto a Rti Fastweb: il servizio prevede, per un periodo minimo di 27 mesi, la fornitura di 1000- 1200 braccialetti mensili per l’intera durata triennale fino al 31 dicembre del 2021.L’erogazione del servizio sarebbe dovuta partire già da ottobre del 2018, previa nomina da parte del ministero dell’Interno di una commissione di collaudo, ma tale organo è stata nominato o solo a fine novembre 2018 e ad oggi, dal sito della Polizia di Stato, risulta che la procedura di collaudo sia ancora aperta. Infatti è stato pubblicato esclusivamente il decreto di approvazione del verbale di collaudo positivo relativo alla fase uno e non risulta invece il “piano di collaudo della fase 2” che rappresenta la base di tutte le attività di verifica di conformità della fornitura e che deve essere sottoposto a valutazione e approvazione da parte dall’Amministrazione. Ora sappiamo che da oggi – come annunciato dal sottosegretario a Radio Radicale - dovrebbe finalmente partire la fornitura dei braccialetti elettronici in maniera tale da garantire i domiciliari per i detenuti che ne necessitano. --