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Dopo l’apertura di ieri, quando ha fatto sapere che un accordo di pace sarebbe possibile se i russi si ritirassero sulle «posizioni del 23 febbraio«, nel suo discorso serale, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky è tornato a parlare dell’operazione di evacuazione dalla città di Mariupol e dall’acciaieria Azovstal, dove rimangono ancora intrappolati tanti civili. Il leader ucraino ha spiegato che prosegue «la missione di evacuazione da Mariupol, da Azovstal, con la mediazione delle Nazioni Unite e del Comitato Internazionale della Croce Rossa« e che ieri sono stati messi in salvo «oltre 40 civili, donne e bambini». Il vice primo ministro ucraino, Iryna Vereshchuk, ha annunciato invece che sono stati messi in salvo «50 donne, bambini e anziani dall’Azovstal» e che le operazioni di evacuazione dovrebbero continuare oggi. «Stiamo anche lavorando - ha aggiunto Zelensky - su opzioni diplomatiche per salvare i nostri militari che rimangono ancora ad Azovstal. Sono coinvolti mediatori influenti, Stati influenti», ha evidenziato. Nel frattempo, il presidente statunitense Joe Biden ha annunciato un altro pacchetto di aiuti militari all’Ucraina per un importo fino a 150 milioni di dollari e ha avuto un colloquio telefonico con il primo ministro canadese Justin Trudeau. I due leader hanno sottolineato «il loro impegno a continuare a ritenere la Russia - fa sapere la Casa Bianca - responsabile delle sue brutali azioni in Ucraina e hanno esaminato i loro sforzi in corso per fornire assistenza di sicurezza al governo dell’Ucraina e aiuti economici e umanitari ai milioni di ucraini colpiti dalla violenza». Dagli Usa arriveranno soprattutto munizioni per l'artiglieria e radar. Con l'annuncio dell'ultimo pacchetto, spiega Biden, «la mia amministrazione ha quasi esaurito i fondi che possono essere usati per l'Ucraina. Il Congresso deve rapidamente sbloccare i fondi richiesti per rafforzare l'Ucraina sul campo di battaglia e sul tavolo del negoziato», ha dettoriferendosi al pacchetto da 33 miliardi di dollari proposto al Parlamento Usa. Sul campo, secondo lo Stato maggiore delle forze armate ucraine, sono continuati gli attacchi sugli insediamenti nei pressi di Kharkiv ed è stato aperto il fuoco contro un’infrastruttura civile a Mykolayiv mentre nelle regioni di Donetsk e Lugansk le forze di difesa ucraine avrebbero «respinto otto attacchi nemici». Intanto nel bollettino di oggi dell’ufficio del procuratore generale dell’Ucraina si registrano 223 bambini morti e 410 feriti dall’inizio del conflitto (ieri erano 223 bambini uccisi e 408 feriti). Le truppe russe hanno colpito durante la notte il Museo Nazionale Grigory Skovoroda, distrutto da un missile russo. L'esplosione ha provocato un incendio che ha avvolto tutti i locali del museo, ha riferito il capo della comunità di Zolochiv Viktor Kovalenko. A seguito del bombardamento, il figlio 35enne del direttore del museo, che era rimasto di guardia ai locali, è rimasto ferito ad una gamba. I russi continuano inoltre l'offensiva nella zona orientale per stabilire il pieno controllo del territorio delle regioni di Donetsk e Luhansk e mantenere il corridoio tra loro e la Crimea. «Nelle regioni di Donetsk e Luhansk, i difensori dell'Ucraina hanno respinto otto attacchi nemici, distrutto tre carri armati, otto sistemi di artiglieria, sette unità di veicoli corazzati da combattimento, un'auto e tre unità di equipaggiamento di ingegneria speciale del nemico», ha affermato lo stato maggiore.