Donald Trump non ci sta e continua a dichiararsi vincitore con i «voti legali espressi», chiedendo su Twitter che la Corte Suprema degli Stati Uniti decida il vincitore. Il social network ha contrassegnato il tweet avvertendo che «potrebbe essere fuorviante in merito alla modalità di partecipazione alle elezioni o ad altri strumenti di coinvolgimento della cittadinanza». Si tratta, infatti, non di voti illegittimi, bensì dei voti arrivati per posta, per i quali non ci sono prove a sostegno dell'affermazione di Trump sulla presunta «tremenda corruzione e frode nelle schede per corrispondenza». https://twitter.com/realDonaldTrump/status/1324613181466173440 Ma per il presidente le cose non stanno così: «Se conti i voti legali - ha dichiarato -, vinco facilmente. Se conti i voti illegali, possono provare a rubarci le elezioni». Il ritardo nel conteggio dei voti postali è una procedura standard. In alcuni Stati, inclusa la Pennsylvania, non è consentito iniziare a contare le schede per corrispondenza fino al giorno delle elezioni stesse. La leadership del presidente, in alcuni Stati chiave come la Georgia e la Pennsylvania, si sta riducendo man mano che vengono contati i voti per corrispondenza. Anche se Trump ha citato voti "fraudolenti", è più probabile che i democratici abbiano votato per posta: Joe Biden ha incoraggiato attivamente i suoi sostenitori a farlo, mentre Trump lo ha scoraggiato. Biden ha fatto appello alla calma mentre il conteggio si trascina in cinque Stati. Mentre si aggrappava a fili sottilissimi in Nevada e Arizona, Biden ha masticato il vantaggio del presidente repubblicano in Pennsylvania e Georgia. In quest'ultimo Stato l candidato dem è avanti di 1.096 voti. Grazie alla popolosa comunità afroamericana che si è mobilitata, si è annullata la distanza tra i due, distanza che era di 18mila voti all’inizio della giornata di ieri. Alle 2 del mattino alcune contee della Georgia hanno smesso di conteggiare le schede, ma continua lo spoglio nella contea di Clayton, che fa parte del distretto natale di John Lewis, l’icona liberal dei diritti civili morto nel luglio scorso.   La Pennsylvania, lo Stato che potrebbe portare Biden oltre la soglia di 270 voti necessaria per vincere la presidenza, potrebbe completare la maggior parte dei suoi conteggi in sospeso oggi, secondo i funzionari. L'ex vicepresidente è dietro al presidente Trump solo per poco più di 18.000 voti nello Stato di Keystone, dopo essere stato dietro di oltre mezzo milione di schede nelle ore successive alla chiusura dei seggi. Restano da contare decine di migliaia di voti, la maggior parte dei quali provenienti da aree fortemente democratiche, compresa la zona di Philadelphia. Biden finora ha raccolto ben oltre 73 milioni di voti, il numero più alto mai registrato per un candidato alla presidenza degli Stati Uniti. Trump ha raccolto quasi 70 milioni, piazzandosi così al secondo posto per numero di voti. Biden è  in testa con 253 voti elettorali contro i 214 del presidente e si avvicina, dunque, ai 270 necessari per assicurarsi la presidenza. L'ex vicepresidente ha conquistato Arizona e Nevada, mentre i vantaggi di Trump stavano diminuendo sia in Georgia che in Pennsylvania. A mezzanotte, il vantaggio di Trump in Georgia era sceso a circa 1.800 voti.