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Associated Press/LaPresse
Il presidente Joe Biden ha dato il via libera all’Ucraina per l’utilizzo di missili a lungo raggio forniti dagli Stati Uniti, permettendo attacchi più profondi in territorio russo. Questa decisione arriva mentre la Russia riceve rinforzi da migliaia di soldati nordcoreani, schierati al confine settentrionale dell’Ucraina per riconquistare territori perduti.
La Casa Bianca ha revocato i precedenti limiti sull’uso di questi armamenti, rispondendo alle pressioni di Volodymyr Zelenskyy, che da mesi chiedeva la possibilità di colpire infrastrutture militari russe. Zelenskyy ha commentato in modo misurato: «I missili parleranno da soli».
Missili ATACMS e la nuova strategia di Kiev
La concessione riguarda i missili ATACMS, un sistema tattico di alta precisione, che consentirà a Kiev di colpire in profondità. Fino a ora, la limitazione imposta dagli USA aveva ostacolato la possibilità di prevenire attacchi russi contro città ucraine e infrastrutture critiche.
Nel frattempo, la Russia ha intensificato i bombardamenti contro obiettivi energetici e civili, tra cui un attacco a Sumy che ha causato almeno otto morti. Zelenskyy ha sottolineato: «Questa è la risposta a chi ancora tenta di negoziare con Putin».
Rinforzi nordcoreani: un nuovo fronte nella guerra
Fonti ufficiali confermano che circa 12.000 soldati nordcoreani sono stati inviati in Russia, insieme a ingenti forniture di munizioni per rafforzare le truppe russe. Questo sostegno ha permesso a Mosca di riorganizzarsi e riprendere terreno nella regione di Kursk.
Nonostante il cambio di strategia, Biden ha mantenuto riserve sulla possibilità che un’escalation possa coinvolgere direttamente gli Stati Uniti o altri membri della NATO. Putin, da parte sua, ha minacciato di fornire armi a lungo raggio a Paesi ostili all’Occidente in caso di attacchi diretti sul territorio russo.
Il futuro incerto con Trump alla presidenza
L’elezione di Donald Trump aggiunge ulteriore incertezza. Trump ha criticato i finanziamenti USA all’Ucraina e ha accennato alla possibilità di una rapida conclusione del conflitto, forse a costo di concessioni territoriali a Mosca. L’Ucraina e i suoi alleati temono che una soluzione affrettata possa favorire il Cremlino, minando i successi ottenuti fino a oggi.
Gli USA restano il maggiore alleato di Kiev
Nonostante le difficoltà, gli Stati Uniti hanno finora fornito oltre 56 miliardi di dollari in assistenza militare all’Ucraina. Biden ha progressivamente autorizzato l’invio di sistemi avanzati, tra cui carri armati, jet F-16 e sistemi di difesa aerea Patriot. La decisione di permettere l’utilizzo dei missili ATACMS rappresenta un passo ulteriore per rafforzare Kiev in vista delle sfide invernali.