Si è conclusa l’edizione 2024 di Atreju, la kermesse organizzata da Fratelli d’Italia al Circo Massimo di Roma dall’8 al 15 dicembre. La presidente del Consiglio e leader del partito, Giorgia Meloni, ha ringraziato i partecipanti e ha ribadito la solidità del governo di centrodestra, promettendo riforme ambiziose e un cammino politico di lungo corso.

«In molti hanno puntato contro il cavallo sbagliato»

Dal palco di Atreju, Giorgia Meloni ha rivendicato i successi del suo governo, sottolineando come molti avessero scommesso sul fallimento della guida centrodestra: «Il mondo oggi vede un’Italia che torna a correre e stupire, da osservato speciale a modello da seguire su molti fronti», ha dichiarato.

Le frecciate alla sinistra e a Schlein

Meloni non ha risparmiato critiche alla segretaria del Pd, Elly Schlein, contestando le sue dichiarazioni sulle risorse per la sanità: «Con questo governo c’è lo stanziamento per la sanità più alto di sempre. Non è difficile calcolare l’aumento: 12 miliardi in due anni, tra fondi ordinari e aggiuntivi. La calcolatrice serve a loro», ha affermato la premier. Sull’affaire Stellantis, Meloni ha attaccato duramente il Pd e la segretaria: «A Elly Schlein si inceppa la lingua quando deve dire la parola Stellantis, forse perché è impegnata in battaglie di altra natura, come i duetti rap con gli Articolo31 o i balli al gay pride», aggiungendo che il governo è sempre in prima linea per difendere lavoratori e imprese.

Sull’occupazione: «Berlusconi sarebbe fiero»

Rivendicando i risultati sul lavoro, Meloni ha ricordato con orgoglio: «In due anni abbiamo quasi 1 milione di nuovi contratti a tempo indeterminato. Penso che Silvio Berlusconi sarebbe fiero di noi, considerando che il milione di posti di lavoro fu il suo cavallo di battaglia in una legislatura, e noi lo abbiamo raggiunto in metà tempo».

Centri in Albania e lotta alle mafie

Sul tema dell’immigrazione, Meloni ha promesso risultati concreti con i nuovi centri di permanenza in Albania: «Funzioneranno, anche se dovessi passarci ogni notte fino alla fine del mio mandato. Chiedo a tutto lo Stato italiano di aiutarmi a combattere la mafia del mare», ha dichiarato con fermezza.

Le riforme per il 2024

Meloni ha poi anticipato le priorità del prossimo anno: «Il 2024 sarà l’anno delle riforme, dal premierato all’autonomia differenziata, passando per la riforma fiscale e quella della giustizia. Saranno riforme giuste e necessarie, anche se spaventano molti».

Tajani: «Patto del 1994 ancora valido»

Sul palco di Atreju è intervenuto anche Antonio Tajani, vicepremier e leader di Forza Italia, che ha ricordato il patto fondativo del centrodestra siglato nel 1994 sotto la guida di Berlusconi. «Non è una semplice alleanza elettorale, ma un progetto politico basato su lealtà e valori comuni. Il nostro obiettivo? Arrivare al 51% dei consensi, come sognava il Cavaliere», ha dichiarato Tajani, ribadendo la compattezza della coalizione.

Un centrodestra stabile e determinato

Meloni ha concluso elogiando la stabilità del governo e il cammino politico intrapreso: «La nostra compattezza è il più grande elemento di discontinuità con il passato. Questo governo non solo ha reso l’Italia più forte, ma sta costruendo una visione per i prossimi anni», ha affermato, lasciando intendere che l’esperienza del centrodestra è destinata a durare a lungo. Atreju 2024 si chiude così con un messaggio di unità e fiducia verso il futuro, mentre la coalizione punta a consolidare i propri successi e a realizzare riforme che promettono di segnare un’epoca.