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Nuovo attacco antisemita a Berlino. Nel distretto di Pankow un settantenne è stato aggredito da uno sconosciuto, che prima l’ha insultato e offeso e poi l’ha ripetutamente colpito alla testa e al mento, al che l’anziano è caduto. Solo grazie all’intervento di una passante l’assalitore si è dato alla fuga. L’ufficio criminale competente per i reati a sfondo politico ha aperto un’inchiesta.
Immediata la condanna del sindaco di Berlino, il socialdemocratico Michael Mueller: «Non può essere che un semplice passante venga offeso in termini antisemiti in pieno giorno e poi picchiato quando cerca di difendersi verbalmente. Sono cose che nella nostra città, in considerazione di quella che è la nostra storia, semplicemente non devono accadere e che non devono mai diventare normalità. Si tratta di un episodio per il quale provo ancora una volta vergogna».
Di recente è tornato alla ribalta il precedente di un assalto nei confronti del rabbino della comunità ebraica di Berlino, Yehuda Teichtal, che lo scorso luglio, mentre era in compagnia dei suoi figli, era stato coperto di sputi e offeso in arabo da alcuni uomini: l’inchiesta in proposito avviata dalla polizia e dalla procura è infatti stata sospesa, dato che, nonostante le testimonianze e l’analisi dei loro cellulari, nei confronti delle persone sospettate non si sono potute stabilire con certezza prove di colpevolezza.
Sulla vicenda di Pankow è intervenuta anche la ministra alla famiglia Franziska Giffey, che si è detta «preoccupata» per l’aumento degli episodi di antisemitismo in Germania. Ad un incontro con alcuni rappresentanti della comunità ebraica, ha affermato che si tratta di una «condizione non sostenibile» che vi siano persone che nel Paese non si sentano al sicuro a causa della loro appartenenza religiosa o culturale. Per oggi si attende il varo di un pacchetto di misure da parte del governo contro l’estremismo di destra e l’antisemitismo.