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Altro che Mes e Recovery Fund. Mentre il governo studia le soluzioni più efficaci per uscire dall'emergenza, a Castellino del Biferno, in provincia di Campobasso, battono moneta propria: il Ducato, come nel Regno delle Due Sicilie. L'idea è venuta a Enrico Fratangelo, sindaco meridionalista con simpatie neoborboniche, che da anni sognava di realizzare questo progetto. «Tutto ciò che faccio ha il senso della provocazione istituzionale per consentire allo Stato di ravvedersi e chiedere scusa per tutto quello che è successo dal Risorgimento a oggi», dice in premessa, specificando però di non essere affatto un nostalgico della Restaurazione e dell'Ancien Regime, «sono un meridionalista convinto». E per andare incontro alle esigenze della sua comunità, 552 persone già profondamente ferite dal terremoto del 2002 e messe a dura prova dall'emergenza Covid, Fratangelo si è inventato una soluzione prevista dal Testo unico degli Enti locali. «Ai Comuni è consentito di coniare moneta. Ed io conio: il Ducato castellinese». Il sistema funziona così: il Municipio si trasforma in zecca e in banca allo stesso tempo. E chi si trova in difficoltà economiche compila una modulo per accedere al sostegno, il Comune valuta la richiesta e elargisce denaro in relazione alla situazione reddituale del cittadino. A ogni Ducato corrisponde un Euro, i tagli attualmente disponibili sono da 5, 10, 20 e 50. Ma a breve, arriveranno anche le monete da 0,50, 1 e 2 Ducati. Per spenderli basta andare in qualsiasi attività commerciale all'interno del Comune e pagare. Tutti gli esercenti castellinesi hanno infatti aderito alla convenzione proposta dal sindaco e ogni 15 giorni si recano in Municipio a cambiare in Euro la valuta ricevuta in cambio di beni. Quelle elargite dalle casse pubbliche sono piccole somme, massimo 35 euro a testa, indispensabili però in alcuni casi ad acquistare beni di prima necessità. «Non avendo ricevuto parametri precisi per l'assegnazione dell'aiuto da parte della Protezione civile, abbiamo inventato dei criteri che tengano conto dell'effettiva condizione economica del richiedente», spiega il sindaco Fratangelo. «Faccio degli esempi: se il reddito è rimasto inalterato anche dopo l'inizio dell'emergenza, di quei 35 euro elargiamo solo il 50 per cento. Se hai la pensione, avrai una decurtazione del 20 per cento, se ne hai due del 40, e così via». Ogni banconota è plastificata, numerata e marchiata con un timbro a freddo su un lato. «Abbiamo studiato vari sistemi anti sofisticazione e abbiamo istruito anche i commercianti per evitare inconvenienti», racconta il primo cittadino. «E la plastificazione rende ogni singolo Ducato sanificabile, in epoca di pandemia non è un dettaglio da poco». Sulle banconote sono stampati i luoghi simbolo del paese, la Madonna, Padre Pio e, immancabile, il volto del primo cittadino. Ma perché battere moneta e non destinare direttamente le risorse provenienti dallo Stato in Euro? Oltre al gusto della «provocazione istituzionale» dichiarato in premessa c'è una questione di principio. «A Castellino sono stati destinati 5.509 euro per l'emergenza, una cifra del tutto insufficiente e viziata da dati sociali risalenti alla fase pre crisi, a causa della chiusura dell'Ambito territoriale in tutta la provincia», prosegue Enrico Fratangelo. «Avevamo bisogno di ulteriori somme e, avendo risparmiato sulla segreteria, abbiamo deciso di mettere a bilancio altri 10 mila Euro comunali per sostenere i costi del Covid». Il sindaco non si è dunque limitato a tramutare in Ducati i 5.509 Euro offerti dallo Stato, ma ha aggiunto risorse municipali fino a stampare 10 mila Ducati. «Sono chiusi in cassa forte nella casa comunale e ogni volta che c'è necessità eroghiamo cifre aggiuntive per non far morire di fame la gente». Del resto i castellinesi sono abituati alle trovate originali del loro sindaco per andare incontro ai bisogni dei più vulnerabili, come il “baratto amministrativo”, che consente alle fasce sociali meno abbienti di corrispondere con lavoro sociale il mancato pagamento delle entrate tributarie. E il Ducato potrebbe essere solo il primo passo verso una nuova iniziativa comunale in tempi di Covid. L'obiettivo si chiama «Borbone Bond», dice sorridendo Fratangelo, «stiamo studiando il modo di pagare in Ducati gli interessi bancari di chi stipula un mutuo per aprire un'attività produttiva che potrebbe avere ricadute positive sul territorio». Il governo prenda nota. Dalla crisi si esce solo con fantasia.