I vertici del Partito Democratico stanno discutendo su come sostituire il presidente Joe Biden come candidato alle prossime elezioni presidenziali degli Stati Uniti. Il quotidiano britannico "Daily Mail" ha riportato che questa decisione è stata influenzata dai recenti segnali di affaticamento fisico e mentale del presidente e dal continuo calo del suo indice di gradimento.

Chi discute del futuro di Biden

Secondo il "Daily Mail", tra le figure chiave coinvolte in queste discussioni ci sono gli ex presidenti Barack Obama e Bill Clinton, il leader dei Democratici al Senato Chuck Schumer e l'ex presidente della Camera Nancy Pelosi. Questi leader sono preoccupati per il calo di popolarità di Biden, che ha recentemente toccato un minimo storico del 37,4%.

Per placare le voci e le indiscrezioni sui piani per rimpiazzare Biden, la sua campagna ha deciso di anticipare il primo dibattito presidenziale, che sarà organizzato dalla CNN il prossimo 27 luglio. L'obiettivo è dimostrare la capacità di Biden di competere con l'avversario repubblicano Donald Trump.

Scenari futuri

Se Biden non riuscisse a convincere nel dibattito, convincerlo a farsi da parte prima del voto richiederebbe uno sforzo congiunto delle personalità più influenti del Partito Democratico. Un funzionario anonimo ha dichiarato che solo figure come Obama, Clinton, Pelosi e Schumer potrebbero avere successo in questa impresa.

Il politologo Joe Klein ha osservato che la "testardaggine" di Biden e la sua antipatia verso Obama complicano ulteriormente la situazione. Inoltre, la decisione del Partito Democratico di formalizzare la candidatura di Biden tramite un processo di certificazione online è vista come un modo per mantenere un maggiore controllo nel caso si decida di sostituirlo.

Le alternative a Biden

Il "Daily Mail" precisa che, qualora si decidesse di sostituire Biden, il candidato non sarebbe la vicepresidente Kamala Harris, che è a sua volta impopolare. Le discussioni su chi potrebbe prendere il posto di Biden sono ancora in corso, e si prevede che le decisioni finali saranno prese nelle prossime settimane.