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Domani la Grecia aprirà le sue urne e, se i sondaggi saranno corretti, volterà le spalle al primo ministro Alexis Tsipras. Se il leader si è conquistato il credito dell’Europa traghettando il paese fuori dal bailout internazionale, il suo partito sembra aver perso appeal per i greci. Tutti i sondaggi, infatti, sono concordi nell’assegnare la vittoria a Kyriakos Mitsotakis, leader di Nuova Democrazia ( Nd), partito popolare, che potrebbe anche conquistare da solo la maggioranza assoluta dei seggi. Gli ultimi rilevamenti indicano Nd al 36%, con il partito Syriza di Tsipras al 27%: grazie al bonus di 50 deputati che spetta al primo partito, Mitsotakis dovrebbe contare su una maggioranza assoluta di 155- 164 dei 300 deputati, a seconda dei risultati dei partiti minori. Tra le cause del crollo di Tsipras, l’impossibilità di mantenere tutte le promesse di inizio mandato a causa della bancarotta del Paese e della conseguente necessità di tornare a discutere con l’Unione europea. Così Tsipras, primo esponente di un partito antisistema al potere in Europa, si è dovuto arrendere alla realtà dei prestiti internazionali e scendere a compromessi. E la fine del bailout e il ritorno della grecia nei mercati finanziari non è sufficiente a scaldare i cuori degli elettori.
Si volterà pagina, dunque, come già successo con il voto europeo del 26 maggio. Il mese scorso, Tsipras non aveva previsto l’ampiezza del successo di Nd, con oltre 9 punti di vantaggio su Syriza, e ha convocato elezioni anticipate rispetto alla scadenza di settembre.
«La Grecia ha bisogno di normalità» è lo slogan di Mitsotakis, che incarna un sentimento del dopo austerity e delle proteste di piazza. Discendente di una delle principali dinastie politiche della Grecia, il 51enne Mitsotakis ha comunque saputo ritagliarsi un’immagine di uomo nuovo, cui la Grecia può affidarsi per rilanciare l’economia su basi più solide, diventando un paese più moderno che non cresce soltanto grazie al turismo. Liberale in economia e in politica, ha scelto un linguaggio rassicurante e pacato verso gli elettori, promettendo riforme e tagli alle tasse. Cosmopolita, con studi ed esperienze di lavoro in campo finanziario all’estero, Mitsotakis ha vinto le primarie del suo partito nel 2016 contro il vecchio establishment di Nuova Democrazia. Il doppio profilo di outsider e leader rassicurante è riuscito a riconciliare i greci con lo storico partito conservatore, che pure ha avuto fortissime responsabilità nella bancarotta del 2009.