Prendiamo esempio dagli Stati Uniti e dal presidente Joe Biden il quale, in seguito all’attentato a Trump, non solo lo ha chiamato dopo due anni di silenzio, ma ha anche pubblicamente affermato di voler vincere con le elezioni e non con le pallottole. Il che, tradotto in italiano, potrebbe diventare un invito alle forze politiche di sinistra, a non usare l’assalto giudiziario che sta subendo ancora, dopo oltre due mesi, il governatore della Liguria Giovanni Toti, per colpire la sua debolezza fuori dalle sedi istituzionali o elettive.

Ma non ci pensano neppure, a quanto pare, Elly Schlein, Giuseppe Conte, Nicola Fratoianni e Angelo Bonelli, oltre al furbino Carlo Calenda, che non condivide del tutto però c’è. Così l’appuntamento sarà domani a Genova in piazza De Ferrari, che non solo è il centro della città ma è anche la sede della Regione. La presa del palazzo d’inverno avrà un solo grido “dimettiti!”, sottobraccio ai pubblici ministeri e ai giudici genovesi, che come un sol uomo mantengono al carcere domiciliare Giovanni Toti, nella sostanza solo perché non si pente, non confessa e non lascia la poltrona ad atri. Se poi questi altri alla fine saranno le forze politiche della sinistra che da due consiliature è all’opposizione in Liguria, si vedrà.

La storia di altre indagini e altre regioni, è dalla loro parte. Ed è accaduto negli anni passati proprio alle forze di sinistra perdere regioni come l’Umbria, la Calabria e la Basilicata in seguito a vicende giudiziarie. Le hanno perse e non si sono mai domandati se non sia dipeso proprio dal loro furore giustizialista, dalla loro fretta di sospendere subito il loro uomo o donna dal partito alla prima informazione di garanzia a scoraggiare i loro stessi elettori fino a farli restare a casa alla prima occasione elettorale. Infatti il pd di Elly Schlein ora pensa di riprendere l’Umbria, che andrà a nuove elezioni nel prossimo autunno insieme all’Emilia. E sogna la riconquista della Liguria dopo nove anni, per via giudiziaria.

Non una grande soddisfazione quella di delegare a un pm o a un giudice la propria scalata al potere, sempre senza un dubbio che solchi la fronte di qualcuno. Per esempio Andrea Orlando, ex ministro guardasigilli e candidato in pectore (per lo meno, lui se lo aspetta) in eventuali elezioni liguri anticipate, perché non dice che Giovanni Toti, che secondo lui ha governato malissimo la Liguria, dovrebbe potersi difendere da libero, dopo quattro anni di indagini in cui è stato spiato e radiografato anche quando andava alla toilette?

Possibile non gli sia chiara la differenza tra un Paese come gli Stati Uniti dove un presidente come Biden, per quanto debole sul piano elettorale, mette in guardia dall’uso politico delle disgrazie dell’avversario, e la tristezza dell’opposizione italiana che va in piazza a sparare “dimettiti” contro un detenuto? La differenza sta nella forza della democrazia, bellezza. Quella americana.