Nel campo della medicina acquisisce ormai da tempo una particolare importanza la telemedicina, o medicina a distanza. Una branca della medicina che ha già presentato notevole sviluppo a livello europeo. Con questo termine si comprendono l’integrazione, la prevenzione, la riabilitazione, la cura dei pazienti, usando sistemi che consentono un pronto accesso alla consulenza di esperti, indipendentemente da dove l’individuo o le informazioni provengono.

Nel nostro Paese il documento Proposta di piano nazionale di ripresa e resilienza del 2021 affronta al punto 6 “Missione e salute” il problema di come incrementare l’assistenza di prossimità e di telemedicina, migliorando la capacità di integrare approcci multi professionali e multidisciplinari, per tutta la popolazione. La finalità è quella di potenziare il servizio sanitario nazionale verso un modello incentrato sui territori e sulla possibilità di assicurare una migliore assistenza socio sanitaria, così da superare la frammentazione, il divario strutturale tra i diversi sistemi sanitari regionali, garantendo l’omogeneità nell’accesso alle cure e nella erogazione dei Livelli Essenziali di Assistenza ( LEA).

La telemedicina comprende anche gli aspetti generalmente indicati dagli americani come tele- health, che si traduce non solo nell’assicurare un’assistenza medica ai pazienti lontani dai centri sanitari, ma anche rinnovare profondamente il sistema sanitario con particolare attenzione ai servizi di emergenza, di organizzazione medica, di formazione e di aggiornamento professionale.

La telemedicina si avvale ora in modo particolare della intelligenza artificiale ( IA) che incoraggia il processo dall’approccio vis a vis ( medico/ paziente) a quello digitale. La professione medica nei casi singoli dipende già in generale con maggior frequenza dai sistemi digitali per la comunicazione, la ricerca diagnostica, la riabilitazione e sfrutta l’IA nella gestione della divulgazione di linee guida e di altri compiti. D’altronde l’applicazione dell’IA nel settore della salute e in specie della telemedicina può offrire nuovi mezzi per ripensare tra l’altro le dinamiche strutturali della salute, le logiche che possono condurre il medico nella fornitura dei servizi sanitari. Infatti, in tutte le procedure sanitarie sono stati sperimentati e diffusi numerosi sistemi in grado di coadiuvare il medico, il chirurgo nel suo ruolo, anche con l’ausilio di robot.

Non mancano tuttavia rischi per quanto concerne l’utilizzo della telemedicina e questi sono a volte dati anche dalla stretta connessione con l’IA. Tuttavia già di per sé la telemedicina implica una trasformazione del rapporto con il “sistema delle cure” e con il paziente e questo impone che devono sempre essere garantite, sebbene a distanza, destrezza e precisione riferite alla massima affidabilità delle strutture e delle macchine e soprattutto alla qualità tecnica dell’operatore. Delegare i compiti complessi a sistemi intelligenti può portare alla perdita di qualità umane e professionali. Se la relazione medico/ paziente va configurata come relazione di fiducia, va preservato il ruolo sostanziale del medico professi` onista in quanto unico a possedere le capacità di empatia e di vera comprensione che non possono essere espresse dalla IA e che sole possono rendere reale un tale rapporto. Tanto più che la pressione economica per un uso sempre maggiore della telemedicina proviene dagli stessi consumatori di servizi medici sia di fascia bassa che di fascia alta.

Le persone con mezzi limitati e nelle località non sufficientemente servite da assistenza sanitaria sono desiderose di innovazioni tecnologiche che pongono i servizi di cura alla loro portata, alla prevedibilità delle loro domande sanitarie e con costi minori. Tuttavia, la comunità potrebbe perdere il cuscinetto protettivo che i medici hanno tradizionalmente fornito.

I rischi per la società vanno oltre: la gestione meccanica della cura può aprire un divario tra l’umano sentimento in relazione alla malattia e l’approccio alla stessa della macchina. Soprattutto, le macchine non sanno nulla di sentimenti, emozioni, ambizioni, aspirazioni che motivano il comportamento umano nella società.