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Una bimba di 4 anni è stata in isolamento, assieme alla madre, nel carcere “La Dozza” di Bologna. Una vicenda che ha dell’incredibile, accaduta lunedì scorso e solo giovedì sono state entrambe scarcerate. Parliamo di una donna migrante che è entrata nel carcere assieme alla bimba piccola. Come prevedono le norme di prevenzione del contagio da Covid- 19, i nuovi giunti devono essere messi preventivamente in quarantena. Così è stato anche per la madre e la bambina. Potevano uscire solo per l’ora d’aria, isolate ovviamente dalle altre detenute. Come detto, solo giovedì, dopo l’udienza di convalida sono state “liberate”.
In realtà, sia la bimba che la madre, nemmeno sarebbero dovute entrare.
Teoricamente i bimbi possono stare in carcere con le loro madri fino al compimento dei tre anni, dopodiché sono previste gli Icam (Istituti a Custodia Attenuata per detenuti Madri) o le case famiglia. Quest’ultime sono solo due nel territorio nazionale, una a Roma e l’altra a Milano. Gli Icam in tutta la regione dell’Emilia Romagna sono inesistenti. Un problema già evidenziato dal garante regionale per le persone private della libertà personale, Marcello Marighelli. «In Emilia- Romagna non è presente alcuna delle strutture individuate dalla legge ed è necessario porre termine ad una situazione che non rispetta i diritti dei bambini e delle madri», ha affermato il garante. La soluzione sarebbe appunto quella di realizzare una casa- famiglia protetta che possa ospitare due o tre bambini con le loro madri per brevi periodi.
La differenza tra le due soluzioni è grande: le case famiglia sono luoghi dove i figli possono fare una vita normale.
Il carcere è tale se le madri non possono uscirne e l’Icam è di fatto un carcere: sono escluse le divise o le celle chiuse, ci sono belle stanzette colorate e ci sono i giocattoli, ma la mamma non può portare il figlio all’asilo, mentre ad esempio ve lo può portare, talvolta, la madre che vive in una casa- famiglia. A Bologna però rimane soltanto il carcere per i bimbi e può accadere, come raccontato, che possono finire addirittura in isolamento visto il periodo Covid 19. Se ci fosse stata una casa famiglia, la piccola di 4 anni avrebbe evitato di passare quattro giorni in una cella, assieme alla madre e in isolamento precauzionale.