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Odori nauseabondi, nessuna privacy, degrado e sporcizia. Per 45 anni, i detenuti sono stati reclusi in bugigattoli di stampo medievale delle dimensioni di due metri e cinquanta per un metro e mezzo. L’arredamento comprendeva un tavolo minuscolo a pochi centimetri da un orrido cesso. Ci vivevano spesso in due, in mezzo a miasmi del gabinetto e condizioni igieniche vergognose, in spregio a ogni regola.
Dopo quasi mezzo secolo finalmente è stato deciso di chiudere questo orrore. Parliamo della “sezione blu” del carcere di Trani. Celle, appunto, molto piccole e bagni a vista, ma anche degrado generalizzato e mancanza di dignità di trattamento dei detenuti. Sono solo alcune delle condizioni che hanno convinto a chiudere quella che, secondo il Garante pugliese per i diritti dei detenuti, Piero Rossi, era una vera e propria “vergogna” per la quale era necessario agire subito soprattutto per la “dimensione di inumanità” in cui erano costretti a vivere i detenuti. Chiusa a causa delle condizioni di degrado in cui riversava, un tempo, la sezione era destinata, nello specifico, ai detenuti in regime di massima sicurezza. Un ramo del carcere che prospera dagli anni 70, e che ha dato “graziosa” ospitalità a brigatisti e persone accusate di terrorismo. La cosiddetta “sezione blu”, denominata così per le inferriate e le pareti dipinte dello stesso colore, finalmente sarà svuotata e ristrutturata. I detenuti saranno trasferiti nel nuovo padiglione, una palazzina attigua alla struttura penitenziaria, i cui lavori sono appena conclusi.
Per anni, a denunciare queste condizioni sono stati proprio gli agenti penitenziari: denunce, appelli, telefonate, lettere. In più di una occasione il Sindacato autonomo di polizia penitenziaria ( Sappe) ha sollecitato l’amministrazione penitenziaria affinché chiudesse con un tratto di penna, senza se e senza ma, quella che era diventata la sezione della vergogna.
I dettagli delle novità relative al carcere di Trani e ad altre strutture penitenziarie pugliesi, anche con nuovi servizi sanitari dedicati ai detenuti, saranno al centro di un webinar moderato dal garante Rossi stamane, 22 ottobre, alle 12 con gli interventi del governatore Michele Emiliano, del presidente del Consiglio regionale Mario Loizzo, dell’epidemiologo Pier Luigi Lopalco, del provveditore dell’Amministrazione Penitenziaria per la Puglia e la Basilicata, Giuseppe Martone, del direttore del Dipartimento regionale Salute, Vito Montanaro, del direttore generale della Asl Alessandro Delle Donne e del direttore del carcere di Trani, Giuseppe Altomare.