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Siamo Gaetano, Orazio, Vito e Alfredo. Siamo quei "giovani adulti" ergastolani ostativi che dovevano partecipare a questo Congresso. Siamo quei 4 dei 44 assassini, stragisti, stiddari, violenti, pericolosi e loschi personaggi della lista scarlatta finita sui giornali per ragioni di ansia di prestazione antimafia e di puro opportunismo lobbistico.La nostra mancata traduzione nel carcere di Rebibbia (e non nel lido di Ostia) non è avvenuta per sane e fondate ragioni di sicurezza, ma per una precisa e scientifica volontà lombrosiana che ci vuole criminogeni a priori, sempre e comunque. Sempre e comunque nonostante sia trascorso un quarto di secolo dai fatti che ci videro coinvolti nella stagione di sangue siciliano, nonostante oggi siamo altro rispetto a quella stagione... e considerato che oggi siamo altro, l'unico pericolo che poteva esserci, semmai saremmo stati tradotti a Rebibbia, era per il nostro stato psicofisico, visto che non siamo più abituati a viaggiare e per giunta in manette, non siamo più abituati a stare sui mezzi in movimento perché la nostra vita per decenni si è svolta all'interno di una piccola cella. Ormai siamo una sorta di Mimì metallurgico all'opposto non ci "eccitiamo" sui mezzi in movimento, come da giovani sulle moto.La nostra volontà di partecipare al Congresso era connaturata da precise e valide motivazion. La nostra presenza voleva significare qualcosa che sfugge a molti: noi esistiamo, nonostante tutto esistiamo. Esistiamo perché siamo vivi, esistiamo perché siamo mossi da idee, emozioni, spirito di appartenenza alla società, a voi. Esistiamo in voi e con voi, perché abbiamo voglia di vivere, di esprimerci, di risanare ciò che è stato strappato.Ormai non conta più cercare di capire come e perché sia potuto accadere questo, anche se un'idea sicuramente ce la siamo fatta e non ha nulla a che vedere né con il costo dei trasferimenti, né tantomeno con la pericolosità dei detenuti tirati in ballo. Ogni qualvolta qualcuno vuole ottenere qualcosa, ecco che veniamo presentati non come siamo oggi, ma come eravamo 20/30 anni fa e a quanto pare questa strategia continua a funzionare.Tuttavia, nonostante non possiamo essere presenti fisicamente, è nostro diritto dire la nostra. Non vogliamo entrare nel merito di ciò che sta succedendo all'interno del partito, ma dirvi ciò che il partito ha rappresentato per noi e che vorremmo continuasse a rappresentare. Non dimenticheremo facilmente Marco nel suo ultimo congresso svoltosi qui a Opera. Già allora era evidente che non stava bene, ma era qui, tra di noi. Ci siamo sentiti per la prima volta parte di qualcosa di importante. Abbiamo percepito e toccato con mano che non siamo soli, che qualcuno ha sempre combattuto per noi, far si che il carcere non inghiottisse completamente l'uomo dopo averlo masticato per bene. E adesso? Che cosa succederà se il Partito Radicale diventasse un partito politico? Voi non dovete essere dei "politici", voi siete il Giano posto davanti al tempio che prevede il futuro guardando il passato, siete gli unici in questo Paese che hanno davvero a cuore i diritti degli uomini, e non parliamo solo dei detenuti, non siamo certo al centro del mondo. Avete sempre lottato a dispetto delle razze o delle religioni, affinché l'uomo non calpestasse l'uomo. Vi siete sempre opposti con forza e determinazione a ogni forma di ingiustizia e adesso che Marco non c'è più cosa fate? Cercate di diventare proprio quello che Marco fuggiva. Non potete farlonon è nella vostra indole, non potete abbandonare, tanto meno "ripudiare" chi siete veramente. Un partito trans-politico? Sicuramente, ma per noi siete i nostri Guardiani, siete la nostra ancora di salvataggio ogni qualvolta stiamo per affogare, siete coloro che possono mescolarsi con il popolo e insieme a esso gridare "Vergogna" per i diritti calpestati.Ma volete diventare dei politici, volete fare politica, quella vera, cioè quella che stringe le mani e fa promesse pur di accaparrarsi una poltrona e poi dimentica le promesse e le strette di mano. Volete diventare quei politici che visitano le carceri solamente quando quando ci sono in corso delle votazioni? Che va a visitare gli ammalati e i poveri promettendo loro salute, casa e lavoro? Non lo farete perché voi non sierte così. Se avete abbracciato l'ideologia del partito significa che avete fatto vostro il pensiero di Marco e questo fa di voi persone "non in vendita per una poltrona". Questo fa di voi i sorveglianti del nostro Paese. Se togliete questo al nostro Paese, sarà un Paese sempre più povero dove i Governanti e i poteri in generale, possono scatenarsi senza avere il timore che qualcuno possa fermarli riportandoli alla retta via. Non fatelo, distruggete ciò che è stato costruito con tanti sacrifici, perché grazie a voi abbiamo imparato nuovamente a credere, a credere in ciò che non credevamo più: la speranza, o meglio alloo "Spes contra Spem". Non abbandonateci anche voi.Un saluto a tutti voi e buon proseguimento.OPERA, 22/8/2016