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Ieri è stato attuato il piano di volo sulla tratta Roma- Bucarest- Roma organizzato dallo Scip (Servizio per la Cooperazione Internazionale di Polizia) e l'Aeronautica Militare con a bordo "passeggeri particolari". Si tratta di 12 uomini ed una donna arrestati in Italia: 4 condannati per omicidio, 7 per riduzione in schiavitù, sequestro di persona violenza sessuale e induzione alla prostituzione e 2 per rapina e ricettazione. Sull'Hercules C130J della 46ma Brigata Aerea, scortati da personale dello SCIP, hanno viaggiato diretti in Romania i 13 criminali che, in applicazione della Decisione Quadro del Consiglio dell'Unione Europea che determina il reciproco riconoscimento tra stati Ue delle pene detentive, sconteranno il carcere nelle patrie galere. Con lo stesso volo, dalla Romania, torneranno a bordo 4 cittadini romeni che erano ricercati dall'autorità giudiziaria italiana con mandati d'arresto europei e che sconteranno la pena in Italia.
I tre uomini ed una donna, rintracciati nel paese balcanico, annoverano condanne per associazione a delinquere di stampo mafioso, furto, istigazione e favoreggiamento della prostituzione, falsificazione documenti. Il paziente lavoro investigativo della Polizia e dell'Arma dei Carabinieri ha avuto il sostegno in campo internazionale dello Scip, articolazione della Direzione Centrale della Polizia Criminale. Le operazioni di cattura dei quattro latitanti, effettuate dalla polizia romena, sono state coordinate in quel paese dall'Esperto per la Sicurezza del Servizio per la Cooperazione Internazionale di Polizia di stanza a Bucarest, capo dell'Ufficio Coordinamento Regionale per l'Europa Orientale della Direzione Centrale. All'arrivo a Ciampino i 4 saranno trasferiti presso le competenti case circondarial.
Il sistema Ue per il reciproco riconoscimento delle pene detentive e i trasferimenti dei detenuti è una decisione quadro partorita il 2008 e recepita da qualche anno anche dal nostro Paese. Cosa prevede? Descrive le modalità secondo le quali i paesi dell’Ue riconoscono e ed eseguono le reciproche sentenze penali. L’obiettivo è quello di aiutare i detenuti a reinserirsi più facilmente nella società. La decisione consente a un paese dell’Ue di infliggere la pena detentiva imposta da un altro paese dell’Ue a un individuo residente sul suo territorio. Istituisce un sistema per trasferire i detenuti Ue verso il paese di cui sono cittadini ( o nel quale risiedono abitualmente) o verso un altro paese dell’Ue con il quale abbiano stretti legami, affinché possano scontare la pena detentiva.