È stato scarcerato il comandante libico Najeem Osema Almasri Habish, arrestato domenica scorsa a Torino in esecuzione di un mandato della Corte penale internazionale. Il ministro della Giustizia Carlo Nordio ha esaminato il «complesso carteggio» per valutare la trasmissione della richiesta della Cpi al procuratore generale di Roma, come prevede la legge. Ma da quanto si apprende, la Corte d’Appello avrebbe deciso per il rilascio per questioni di errori procedurali.

Almasri è accusato di crimini di guerra o contro l’umanità. Ma il suo arresto rischiava di mettere in difficoltà Giorgia Meloni, dati i rapporto con il governo di Tripoli. Sulla vicenda, non a caso, era calato il silenzio, rotto nel pomeriggio di ieri da un breve comunicato di via Arenula, nel quale veniva chiarito che «considerato il complesso carteggio, il ministro sta valutando la trasmissione formale della richiesta della Cpi al procuratore generale di Roma, ai sensi dell’articolo 4 della legge 237 del 2012». Fino all’epilogo di ieri sera, per una storia che ad alcuni sembra già un nuovo intrigo diplomatico.