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Le vittime di errore giudiziario? «Penso il peggio possibile. I numeri sono indegni di una democrazia occidentale sviluppata. La riforma della giustizia con e non contro magistrati è un’urgenza sociale, civile ed economica. Da Bonafede è illusorio aspettarsela. Ed è per questo che è finito il governo Lega–M5s, perché dopo un anno non si era mosso nulla». A dirlo, nel corso di un’intervista a Radio Radicale, è il leader della Lega Matteo Salvini, che ha accolto la proposta di una legge per l’istituzione di una giornata in memoria delle vittime degli errori giudiziari. «Sulla proposta per la loro tutela penso bene - sottolinea Salvini -, ho sentito l’intervento di Emma Bonino che ricordava che sono più di 20mila gli italiani che hanno giustamente chiesto risarcimenti». Tra coloro che hanno presentato un disegno di legge per istituire una giornata in memoria delle vittime c’è anche la Lega, con primo firmatario Andrea Ostellari, presidente della seconda Commissione Giustizia del Senato della Repubblica. «Sono passati trentacinque anni da quel venerdì 17 giugno 1983 in cui i carabinieri di Roma misero le manette ai polsi di un uomo innocente: Enzo Tortora. Nulla più della sua espressione incredula e stordita al momento dell'arresto può essere il simbolo di tutte le vittime degli errori giudiziari - si legge nella proposta -. Da allora è cambiato ben poco. Ancora oggi troppi innocenti finiscono in carcere: in media 1.000 ogni anno, quasi tre al giorno, oltre 26.000 negli ultimi venticinque anni. Lo Stato ha già speso in risarcimenti più di 740 milioni di euro e il conto prosegue al ritmo di 81.000 euro al giorno». L’ultimo report di Errorigiudiziari.com parla chiaro: nel 2019 sono stati mille i casi di ingiusta detenzione nel 2019, con un incremento di 105 unità rispetto al 2018 e del 33 per cento della spesa, per un totale di risarcimenti pari a 44.894.510,30 euro. «Per questo i firmatari del presente disegno di legge hanno deciso di far propria la proposta avanzata dal Partito radicale, dal sito internet Errorigiudiziari.com, dalla Fondazione internazionale per la giustizia Enzo Tortora, dal Comitato radicale per la giustizia “Piero Calamandrei” e dall'associazione “Il detenuto ignoto” volta a dedicare una giornata nazionale alle vittime di errori giudiziari e di ingiusta detenzione in Italia - continua Ostellari -. Un modo seppur simbolico di dare dignità e riconoscimento ai protagonisti di storie strazianti, a innocenti accusati dei reati più diversi e tremendi sulla base di prove inesistenti o senza fondamento». Il disegno di legge prevede di proclamare il 17 giugno quale giornata in memoria delle vittime, in occasione della quale «gli istituti scolastici di ogni ordine e grado promuovono, nell'ambito della propria autonomia e competenza nonché delle risorse disponibili a legislazione vigente, iniziative volte alla sensibilizzazione sul valore della libertà, della dignità personale, della presunzione di non colpevolezza, quale regola di giudizio, oltreché quale regola di trattamento, di coloro che sono ristretti in custodia cautelare prima e durante lo svolgimento del processo; sul giusto processo quale unico strumento volto a garantire, entro tempi ragionevoli, l'accertamento della responsabilità penale in contraddittorio tra le parti e davanti a un giudice terzo ed equidistante tra accusa e difesa». Sono previste inoltre manifestazioni pubbliche, cerimonie, incontri, momenti comuni di ricordo dei fatti e di riflessione, «nonché iniziative finalizzate alla costruzione, nell'opinione pubblica e nelle giovani generazioni, di una memoria delle vittime degli errori giudiziari».