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La Procura di Milano ha chiesto di stralciare temporaneamente la posizione di Silvio Berlusconi nel processo Ruby Ter che vede imputato l’ex presidente del consiglio insieme ad altre 28 persone per corruzione in atti giudiziari e falsa testimonianza. «Questo processo dura da tantissimo tempo e per questioni di salute e gravi dell’imputato Berlusconi ci sono stati lunghissimi periodi di interruzione», ha spiegato in aula il procuratore aggiunto Tiziana Siciliano. «Non ho il minimo dubbio - ha aggiunto Siciliano che rappresenta l’accusa insieme al pm Luca Gaglio - che la situazione di salute del dottor Berlusconi sia di particolare gravità ma nulla mi fa dire che possa esserci soluzione veloce». Per questo motivo «la nostra istanza chiede la separazione della posizione dell’imputato Berlusconi anche subordinata alle sue condizioni di salute». Alla richiesta della Procura si è associato anche Federico Cecconi, legale di Berlusconi, che in precedenza aveva chiesto ai giudici un rinvio del processo per legittimo impedimento a causa delle condizioni di salute del suo assistito. Il collegio della settima sezione penale del Tribunale si è riservato sulla decisione. Per Cecconi questa non sarebbe una «situazione pregiudizievole», mentre per altre difese, come quelle degli imputati Luca Giuliante e Raissa Skorkina, l'istanza andrebbe respinta perché, ha detto un legale, «senza la difesa leader di Berlusconi questo dibattimento» non può andare avanti. Oggi si discuteva della nuova istanza di legittimo impedimento presentata dalla difesa del leader di FI per motivi di salute. L'ex premier è stata dimesso sabato scorso dal San Raffaele dove era stato nuovamente ricoverato per postumi del Covid che lo ha colpito lo scorso settembre. Per Cecconi, come ha chiarito in aula, il quadro clinico in pratica non è mutato e già un paio di settimane fa nelle consulenze mediche si segnalava la necessità di un periodo di riposo e cure «di 60 o 90 giorni». Il collegio presieduto da Marco Tremolada ha chiesto alla difesa se accettasse un rinvio alla prossima settimana (proponendo anche una data invece a metà giugno) e poi è arrivata la proposta della Procura di separazione delle posizioni. Ora i giudici devono decidere. «Credo che Berlusconi stia male per davvero e traggo questo dai certificati medici e lo traggo anche da quelli prodotti nel processo di Siena - ha detto il pm Siciliano - non ho il minimo dubbio sulla situazione di particolare serietà e gravita e nulla mi fa dire che possa esserci una soluzione veloce e che il quadro non si possa riproporre con modalità diverse anche in seguito».