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Gli emendamenti presentati dai democratici Casson e Cucca, che modificano il disegno di legge sulla prescrizione, fanno salire la temperatura nella maggioranza. Le novità, infatti, se incassano un insperato placet da parte del Movimento 5 Stelle, spaccano l'asse Pd-Area Popolare."Gli emendamenti presentati in Commissione Giustizia del Senato dai relatori del Pd Casson e Cucca, che tra gli altri, prevedono addirittura la possibilità di interrompere definitivamente la prescrizione con la sentenza di I grado (in un sistema processuale che vede circa il 50% degli imputati assolto in grado di appello) travolgerebbero un sistema di civiltà giuridica e garanzie che rappresentano per Area popolare valori irrinunciabili". Lo dichiara in una nota il capogruppo Area popolare (Ncd-Udc) in commissione Giustizia alla Camera, Nino Marotta. "Ora il Pd dovrà decidere definitivamente se scegliere la strada del garantismo o del giustizialismo - aggiunge - Area popolare è pronta ad individuare in una dialettica costruttiva di collaborazione, tempi e modi per arrivare a soluzioni condivise e razionali, salvaguardando sempre il principio sacrosanto che un processo penale per il cittadino non dovrà mai rappresentare la perdita della fiducia nel proprio Paese"."Non pensavo che il senatore Cucca fosse un pasdaran giustizialista, un fanatico estimatore della imprescrittibilità di ogni reato". Esordisce con una battuta, rivolta ad uno dei due relatori della riforma del processo penale, l'avvocato e senatore Pd Giuseppe Luigi Cucca, l'ex Guardasigilli Nitto Francesco Palma , a proposito della prescrizione. Senatore di Forza Italia e già presidente della commissione Giustizia, Palma prosegue: "con gli emendamenti dei relatori M5S diventa uno schieramento moderato e conservatore". Poi prosegue: "parlando sul serio, da che mondo è mondo, lo dico a Zanda, i relatori presentano emendamenti condivisi dalla maggioranza, ma non ipotesi di lavoro personali. Chissà quale sarà la mediazione che farà rientrare il malessere esternato da Schifani. Sono curioso di vedere come andrà a finire questa vicenda e, più in generale, fino a che punto si intenderà stravolgere il diritto penale e il diritto processuale penale per consentire al capo del Governo gli ennesimi spoy propagandistici pubblicitari, cioè gli hashtag 'è la volta buona'. Fino ad adesso la volta buone non è mai stata la volta buona per il Paese", conclude.