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E' stata respinta dal magistrato di sorveglianza di Cagliari la richiesta di detenzione domiciliare che era stata avanzata nei giorni scorsi dall'ex terrorista dei Pac Cesare Battisti. Battisti, il quale sta scontando l'ergastolo nel carcere di Oristano, aveva chiesto di poter accedere alle misure alternative in relazione all'emergenza Covid-19. L'ex membro dei Proletari armati per il comunismo e' rientrato in Italia il 14 gennaio 2019, dopo 37 anni di latitanza, prima in Francia e poi in Brasile, estradato dalla Bolivia. Membro dei Pac (Proletari Armati per il Comunismo), condannato in contumacia in Italia all’ergastolo per quattro omicidi in concorso compiuti alla fine degli anni Settanta, la storia di Cesare Battisti è degna di un romanzo - fatto di arresti, evasioni, fughe ed estradizioni mancate - ambientato tra il nostro Paese, la Francia, il Messico e il Brasile. L’ultimo capitolo però ha la cornice della Bolivia, dove l’ex terrorista è stato arrestato il 12 gennaio 2019 dopo una lunga latitanza è stato rimandato direttamente in Italia per scontare la pena dell’ergastolo. Il 25 marzo 2019 arrivano le prime ammissioni e confessa quattro omicidi: "Ho fatto del male, chiedo scusa". Nel novembre 2019 la Cassazione ha respinto il suo ricorso per tramutare l'ergastolo in una pena diversa. Ecco la sua storia.