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«Apprezzamento per il metodo di confronto proseguito dal ministro Bonafede sui temi della giustizia anche con la riconvocazione del tavolo sulla riforma del processo civile, e all’accoglimento di importanti proposte presentate dall’avvocatura». Lo sottolinea in una nota il presidente del Consiglio nazionale forense, Andrea Mascherin che ha partecipato ieri al ministero della Giustizia all’incontro sulla riforma del processo civile insieme al consigliere Cnf Andrea Pasqualin, oltre ai rappresentanti dell’Organismo congressuale forense, dell’Anm, dell’Unione nazionali delle Camere civili, dell’Associazione italiana giovani avvocati e infine dell’Associazione Giuslavoristi italiani, invitati al tavolo ministeriale su sollecitazione del Cnf.
«Riteniamo essenziale – ha detto Mascherin - promuovere il ruolo dell’avvocato anche attraverso l’effettiva previsione della negoziazione assistita in materia di lavoro, da attribuire agli avvocati giuslavoristi». Per il consigliere Cnf Andrea Pasqualin «È necessario rivedere alcune parti del testo di riforma, con particolare riferimento al mantenimento degli spazi di interlocuzione difensiva attualmente previsti, anche al fine, da tutti condiviso, di evitare il proliferare di liti sul rito civile». Il Ministro Bonafede ha dimostrato attenzione alle ragioni prospettate, anche in previsione di quello che sarà l’iter parlamentare, nonché un’importante e apprezzabile apertura sul tema della negoziazione assistita in materia di lavoro.
«Anche gli avvocati devono poter partecipare a pieno titolo alla composizione stragiudiziale delle liti in materia di lavoro». Soddisfazione anche da parte del presidente di Agi Avvocati giuslavoristi italiani, Aldo Bottini, esprime soddisfazione dopo l’incontro di stamane con il ministro della Giustizia, Alfonso Bonafede, sulla riforma del processo civile e il disegno di legge delega appena incardinato al Senato ( atto 1662/ S).
Tutti i partecipanti al Tavolo sulla riforma del processo civile hanno concordato con la richiesta del presidente del Cnf, Andrea Mascherin, che ha definito una «necessità» il riconoscimento e la promozione del ruolo effettivo dell’avvocato anche in ambito negoziale e in materia di lavoro, come avviene in molte altre materie in cui la negoziazione assistita è ammessa, a cominciare dalle questioni di famiglia e divorzio, non certo meno delicate e soggette a possibili “asimmetrie” tra le parti, il cui riequilibrio è assicurato proprio dalla presenza degli avvocati.