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processo amministrativo
La trattativa ha dato i suoi frutti: dopo l’ok del Garante della privacy, arriva il decreto del Consiglio di Stato con le regole tecnico-operative per l’attuazione del processo amministrativo telematico. Un successo raggiunto grazie alla collaborazione di Cnf e avvocati amministrativisti, che prevede, tra le altre cose, la discussione orale da remoto in videoconferenza. L’avviso con giorno e ora del collegamento verrà comunicato alle parti un giorno libero prima della trattazione. Il decreto disciplina anche i tempi degli interventi, assegnando in sede di discussione dell’istanza cautelare e nei riti dell'accesso, del silenzio, del decreto ingiuntivo, dell'ottemperanza e, in ogni altro rito speciale un tempo di sette minuti e dieci nel rito ordinario, nel rito abbreviato comune, nel rito sui contratti pubblici e nei riti elettorali. Il presidente del collegio può, tuttavia, stabilire tempi di intervento inferiori o superiori a quelli indicati in considerazione del numero dei soggetti difesi, della natura e della complessità della controversia. Per lo svolgimento da remoto della camera di consiglio non è consentito l’utilizzo delle applicazioni di messaggistica istantanea. Per le udienze pubbliche e per le camere di consiglio alle quali partecipano, i difensori e le parti che agiscono in proprio utilizzano il sistema di collegamento audiovisivo da remoto della piattaforma in uso presso la Giustizia amministrativa, che assicura il rispetto della sicurezza delle comunicazioni attraverso avanzati sistemi di crittografia del traffico dati, prevede, per gli utenti interni all'amministrazione, l'autenticazione centralizzata a livello di organizzazione e la crittografia dei dati in transito e a riposo, utilizza data center localizzati sul territorio dell’Unione europea, nei quali vengono conservati e trattati i dati raccolti per l’erogazione del servizio e procede al trattamento dei dati personali nel rispetto delle disposizioni del Regolamento Ue.