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«Abbiamo presentato richiesta di sostituzione della misura cautelare al Gip per insussistenza dei presupposti, aspettiamo lesito in serata o domani (oggi per chi legge n. d. r.)», ha detto lavvocato Pietro Gabriele Roveda, difensore dellormai ex sindaco di Lodi Simone Uggetti, indagato per turbativa dasta e detenuto nel carcere milanese di San Vittore. I pm hanno sostenuto che ci sia pericolo di reiterazione del reato e di inquinamento della prova, perché la carica di primo cittadino gli garantirebbe una conoscenza privilegiata dei vertici politici e di polizia che potrebbe dargli modo di pregiudicare le indagini. «Non mi esprimo sul contenuto dellordinanza per rispetto dei ruoli, ma sono inorridito quando lho vista pubblicata su Facebook prima ancora che il mio cliente avesse sostenuto linterrogatorio di garanzia», ha detto lavvocato. La richiesta di scarcerazione è stata motivata con la mancanza dei presupposti per la custodia in carcere: «Uggioli è indagato per sola turbativa dasta, ma senza che ci sia stato un danno per la pubblica amministrazione.Anzi, lui sostiene di aver agito nellottica di unoculata gestione, per salvaguardare il bilancio del comune». Uggioli, infatti, è sotto inchiesta perché avrebbe alterato un bando per la gestione estiva di due piscine comunali, per le quali era previsto il pagamento di 4 mila euro annui di canone. Lintervento del sindaco avrebbe imposto la modifica di alcuni requisiti (abolizione del canone e preferenza per chi opera a Lodi) favorendo così una società municipalizzata e una partecipata pubblica al 45%. «Durante linterrogatorio di garanzia, Uggioli ha dimostrato piena collaborazione e disponibilità a chiarire i fatti», ha detto lavvocato Rovedo. Unica nota: «Non si capisce perché si sia voluto aggravare la misura cautelare mandando Uggioli in un carcere come San Vittore, quando cè un carcere anche qui a Lodi».