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"Fin dalla prima fase dell'emergenza e' stata evidenziata la necessita' di adottare misure organizzative e logistiche volte alla tutela della salute, dell'igiene degli ambienti e della sicurezza dei locali: gli uffici giudiziari sono stati immediatamente autorizzati ad effettuare acquisti diretti di materiale igienico sanitario, nonche' un adeguato numero di dispositivi di protezione delle vie respiratorie". Lo ha detto il ministro della Giustizia Alfonso Bonafede, rispondendo al question time al Senato a un'interrogazione sulla 'fase 3' dell'emergenza Covid nel settore giudiziario. "E' stata inoltre prevista - ha aggiunto - una procedura semplificata per la gestione delle richieste provenienti dagli uffici giudiziari e relative a pareti in plexiglas e paratie parafiato, e' stata elaborata una serie di strumenti di controllo della temperatura e si stanno offrendo supporto e indicazioni agli uffici in merito alla pulizia e igienizzazione degli impianti di aerazione nel periodo estivo". E per quel che riguarda la sicurezza in attivita' giudiziaria, Bonafede ha rivendicato: "In ogni fase dell'emergenza il ministero ha fornito agli uffici giudiziari ogni forma di assistenza per l'organizzazione dell'attivita' giuridizionale, anche attraverso circolari per garantire l'uniformita' delle modalita' di esercizio dei poteri organizzativi". "Il problema della sicurezza si interseca con quello degli spazi, soprattutto in vista della ripresa delle attivita'". Secondo Bonafede, "corollario delle misure piu' spiccatamente a carattere igienico e sanitario rimangono quelle logistico/organizzative, tra le quali la regolamentazione dell'accesso ai servizi, la istituzione di percorsi dedicati all'utenza, la gestione di una banca dati delle aule migliori al fine di assicurare al meglio distanziamento sociale e le altre prescrizioni sanitarie". "Certamente l'esigenza di mantenimento del distanziamento sociale si interseca con il problema degli spazi, soprattutto in ragione della necessita' della ripresa delle attivita' giudiziarie 'in presenza', con aumento dell'afflusso dell'utenza, dei dipendenti, dei magistrati e degli avvocati, esigenza segnalata altresi' dall'Ispettorato per la funzione pubblica con note rivolte a vari Uffici giudiziari. Sul punto, l'acquisizione di nuovi spazi a mezzo dell'utilizzo dello strumento di cui all'articolo 8 comma 4-bis del decreto legislativo n.155 del 2012 (che attribuisce al Ministero della giustizia la facolta' di accordarsi con Regioni e Province autonome, per disporre, temporaneamente, l'utilizzo degli immobili delle cosiddette sedi giudiziarie soppresse, con retribuzione del personale e spese carico del bilancio della Regione) non appare di immediata praticabilita', avendo tempi tecnici che non appaiono compatibili con le esigenze di carattere emergenziale prospettate dagli interroganti". ha aggiunto Bonafede rispondendo a una interrogazione di Forza Italia, in aula al Senato, sulla disponibilita' di spazi idonei a garantire il distanziamento sociale negli uffici giudiziari.