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Rita Bernardini
Oggi, alle ore 17:30, Rita Bernardini del Partito Radicale incontrerà, assieme a Luigi Manconi e allo scrittore Sandro Veronesi, la ministra della Giustizia Marta Cartabia. Sarà presente anche il sottosegretario alla Giustizia Francesco Paolo Sisto.Si dialogherà sulle proposte del Partito Radicale e dell’associazione Nessuno Tocchi Caino per ridurre la popolazione detenuta. In particolare, analizzeranno le proposte, già presentate sotto forma di emendamento e di proposta di legge dal deputato Roberto Giachetti, sulla liberazione anticipata speciale. Ricordiamo che si tratta di una misura emergenziale di 75 giorni ogni semestre per coloro che sono stati detenuti in carcere durante l'emergenza Covid. Non solo. Si discuterà anche della proposta di modifica della liberazione anticipata Parleranno anche della proposta di modifica della liberazione anticipata già prevista dall'Ordinamento Penitenziari, che consiste di far passare gli attuali 45 giorni a 60 giorni di liberazione anticipata ogni semestre. «La prima necessità "vitale" – spiega Rita Bernardini - infatti è quella di ridurre il sovraffollamento, come hanno scritto sui maggiori quotidiani Manconi, Saviano e Veronesi». L’esponente radicale ricorda che c’è stato anche il supporto dell'appello dei giuristi Giovanni Fiandaca e Massimo Donini, sottoscritto da oltre 200 professori di discipline penalistiche "per un carcere più umano". «Parleremo – aggiunge sempre Bernardini - anche di non violenza, della grande prova di oltre cinquemila detenuti e loro familiari che hanno partecipato al nostro sciopero della fame e dell'iniziativa memento che per mesi abbiamo portato avanti in via Arenula».Nel frattempo sono usciti anche i dati delle presenze in carcere, aggiornati al 30 aprile. Risultano 53.608 detenuti e detenute (cento unità in più rispetto al mese precedente) su una capienza regolamentare di 50.785 posti. Attenzione, va precisato – come scrive il Dap – «che il dato sulla capienza non tiene conto di eventuali situazioni transitorie». In parole povere, i posti disponibili sono in realtà molti di meno. Ci sono celle inagibili che girano sempre intorno alle 4000 unità, a questo va aggiunto il fatto che ci sono ancora sezioni inutilizzabili a causa delle rivolte dello scorso anno. Sempre secondo i dati aggiornati al 30 aprile, risultano ancora 23 bambini dietro le sbarre.