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Mauro Palma, Garante nazionale dei detenuti
«Al di là di questa legge, credo che mai una persona a livello individuale possa pensare, anche con il suo sacrificio, di far cambiare una legge dello Stato: abbiamo un Parlamento per questo. Inviterei quindi Alfredo Cospito a contentarsi di questo risultato e di riprendere a mangiare». Così il Garante nazionale dei detenuti, Mauro Palma, a margine della presentazione del rapporto sul regime speciale 41-bis nelle carceri italiane, che si è svolto presso la Federazione Nazionale Stampa Italiana, a Roma.
Palma ha visto Alfredo Cospito, in sciopero della fame dal 20 ottobre scorso per protesta contro il 41-bis, l'ultima volta 10 giorni fa. Complessivamente lo ha incontrato 4 volte. «La situazione è sempre la stessa: è preoccupante la sua perdita di peso - ha spiegato Palma - Tuttavia, trovo che dal punto di vista sanitario sia ben seguito dalla struttura. È una situazione dalla quale bisogna uscirne: gli scioperi della fame devono sempre avere un obiettivo, sono strumenti non di autodistruzione ma che debbono andare verso una soluzione positiva, va individuata quindi una situazione percorribile anche da parte sua. Torni a mangiare». Palma ha poi aggiunto che «è una leggenda metropolitana il fatto che gli sia stata negata la Bibbia».